Acquaviva delle Fonti e il “presepe alternativo”: si difendono i commercianti e ideatori [trmh24]
Sono Luca e Rosa alcuni dei commercianti che hanno ideato e realizzato il presepe definito “alternativo”, quello realizzato con materiale di riuso e visibile nel cuore di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari.
Non si tratta solo di una provocazione ma vuole essere una installazione che deve far riflettere. Ambiente e rispetto per la vita i messaggi del presepe/istallazione che ha diviso l’opinione pubblica.
Perchè se da un lato c’è chi si è schierato contro l’installazione, dall’altra c’è chi la difende, come il primo cittadino Davide Carlucci.
Un’installazione dal duplice significato: non si tratta di un semplice presepe ma di una famiglia in balia delle onde, dove a salvarli c’è un salvagente, simbolo di forte richiamo a qui morti del Mar Mediterrano rappresentati anche da braccia nere che spuntano dal mare.
Quel mare realizzato con bottiglie di plastica, quella plastica recuperata dal Mar Piccolo e che continua ad inquinare i nostri mari.
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Questo presepe – ha commentato il sindaco Davide Carlucci – rappresenta una famiglia”. La semplicità di Luca Pascuccio, ideatore dell’installazione di piazza dei Martiri, è profonda e disarmante e dovrebbe bastare a chiudere ogni polemica. Ma so che non avverrà.
Provare però a dimenticare la politica, l'”immigrazionismo”, la sinistra, la destra, Carlucci, Salvini, Colafemmina, D’Antini… E riflettete solo su questa affermazione: “Questo presepe rappresenta una famiglia”.