Acquaviva: incentrati sul lavoro per superare la crisi

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Riflessioni post conferenza sulla legge di stabilità 2017, Anci e Confindustria a confronto con la nostra realtà produttiva amministrativa e privata.

di Maria Gargano

Assistiamo alla conferenza tenutasi ieri sera nel salone delle feste a Palazzo De Mari, sulle implicazioni fiscali e agevolative della legge di stabilità 2017, ex legge di bilancio. A moderare il dibattito il giornalista de Il Sole 24 ore, Vincenzo Rutigliano; relatori Davide Carlucci sindaco di Acquaviva, Costantina Capozzo assessore alle attività produttive, Mario Aprile membro collegio sindacale Confindustria Bari Bat e Massimo Mazzilli sindaco di Corato e delegato Anci Puglia finanza locale.

La conferenza si apre sulla nostra zona industriale che, come ricorda Vincenzo Rutigliano, al suo battesimo destò l’interesse nazionale ma che negli anni non è riuscita ad essere competitiva e produttiva rispetto ai suoi potenziali. Il sindaco Davide Carlucci precisa, però, che le solide realtà economiche non mancano ma, effettivamente non vede altre grandi aziende pronte ad investire. <<Abbiamo un ”cimitero industriale”- aggiunge Carlucci- fatto di aziende che hanno chiuso e altre che non sono mai nate, ma mettiamo in campo la volontà di sostenere le imprese anche grazie ai mezzi offerti dalla legge di stabilità 2017.>>

Legge di stabilità, ex legge di bilancio, che già nel cambiamento del nome dà un segnale di discontinuità rafforzato dalle mutate regole finanziarie, ce ne parla Massimo Mazzilli evidenziandone le criticità. <<In Italia parliamo di crisi dal 2008 e, in nove anni, si stenta ancora a mettere in pratica le capacità artigianali e culturali di un paese che ne è ricco. Dovremmo puntare tutto sulla maggiore qualità cercando partner capaci di sostenere le imprese e il partner migliore non può che essere il proprio comune.>>

Comuni che, però, vivono anni di turnover bloccato e di rimbalzi burocratici che rendono poco fluidi gli approvvigionamenti di fondi stanziati dalla Regione e, quindi, dall’Unione Europea, come si evince dall’intervento di Mario Aprile.

<<Il numero di passaggi politici e burocratici- interviene Vincenzo Rutigliano- hanno, precisamente, sempre fatto la differenza nella determinazione della salute finanziaria di un paese, delle sue imprese e dei suoi consumatori finali.>>

Problema fondamentale da affrontare, quindi, sembra essere la realizzazione di una strategia quanto più possibile a lungo termine che, oltre ad incentivare e sostenere la nascita di nuove aziende, ne segua anche la vita gestionale e, per far sì che i comuni diventino stimolante interfaccia per le proprie realtà imprenditoriali, sono necessari fondi per la progettualità amministrativa per evitare che i progetti rimangano sulla carta.

Questo è quanto emerge dal dibattito e dal confronto con il pubblico presente. L’assessore Costantina Capozzo sottolinea, a questo punto, la netta determinazione dell’amministrazione a voler mantenere alzate le saracinesche dei negozi e delle imprese perchè il lavoro è l’unico primario bisogno economico che possa sostenere la fascia debole del paese, e il lungo lavoro in sordina che stanno svolgendo sulla zona industriale, punta proprio a questo.

<<Acquaviva– conclude Carlucci- ha le idee chiare. E’ nostro forte interesse sfruttare l’indotto che una delle nostre eccellenze, l’Ospedale Miulli, ci porta, per tenere salda la nostra tradizione di vocazione sanitaria. Ma abbiamo lavorato molto anche sul marketing che ci consegna proprio oggi uno dei suoi frutti, la guida sensoriale di Cuore di Puglia che verrà presentata ufficialmente a Febbraio!>>

La coesione tra i comuni sembra essere, così, la vera marcia in più per raggiungere una stabilità finanziaria che consenta alle imprese di avere il loro degno partner, un comune pronto e reattivo.

Maria Gargano

Autrice della pagina facebook ‘’Ermetica..mente’’, una maniera per dar vita alle mie parole, mandarle in giro per il mondo... dalla mia mente a quella di chi legge, un viaggio per il mondo e ritorno. Una pagina in cui vive a pieno il mio amore per l’ermetismo, innato, prepotente, lasciato lì in attesa... finché ho deciso di dare voce alla mia anima… costantemente in lotta contro il tempo che avanza lasciandoci un attimo dopo il presente, tra il passato appena strappatoci e il futuro sempre troppo in anticipo… in continuo deficit di bilancio con ciò che avremmo voluto e soprattutto potuto fare, rispetto a ciò che abbiamo realmente fatto. Una voglia di fermarlo, il tempo, almeno nelle parole, per potercisi rituffare rileggendole. Un turbinio di sensazioni che stanno dietro e dentro ad un linguaggio criptico che non si può spiegare ma solo capire. Con un romanzo nel cassetto e la voglia di concedermi il tempo per scrivere, nella frenetica voragine dettata dal tempo, in una quotidianità fatta di responsabilità, oneri, famiglia, amore e sogni tenuti a mezz'aria. In tutto questo, la passione per il giornalismo telematico si fa spazio, in me, per gioco o condizione e mi mette ogni volta alla prova, come la prima, nella stesura di articoli in cui il linguaggio deve mantenersi chiaro, esplicito e condivisibile, lontano dal mio modo di narrare le emozioni. Forte motivazione è il desiderio di sottolineare la bellezza delle cose, da uno spettacolo teatrale ad una manifestazione cittadina, ad una persona talentuosa, qualsiasi cosa meriti essere ricordata in maniera indelebile.

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