Acquaviva: Musica Barocca e Pasticceria d’Epoca per festeggiare il nuovo anno

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1682-2020: Le Musiche dei De Mari per Festeggiare il nuovo anno. 

Concerto barocco e pasticceria d’epoca Il 5 gennaio ad Acquaviva delle Fonti per salutare il 2020 con un salto indietro nel tempo di 338 anni.

Musica Barocca Sicut Sagittae 2017 a Napoli

Festival del Barocco Musicale Sicut Sagittae 2017 a Napoli – foto www.napolidavivere.it

Genova, 1º aprile 1682. Giovanni Battista de Mari, figlio primogenito di Carlo I, principe di Acquaviva, prende in sposa per procura la diciannovenne Laura Maria Doria del Carretto, figlia del duca di Tursi.

Due rampolli dell’aristocrazia genovese che in quegli anni aveva ormai acquistato tutto ciò che poteva comprare: terre, castelli, feudi, tra Napoli, la Puglia e la Basilicata.

Il 25 maggio 1682, dopo essere partita da Genova passando per Loreto, la giovane consorte fu accolta ufficialmente ad Acquaviva delle Fonti con gran sfarzo, apparati e musica.

Musica Barocca

Musica Barocca e Pasticceria d’Epoca per festeggiare il nuovo anno

Cosa si suonò in quei festeggiamenti?

Ugo Maurino

Nel Teatro del Palazzo de Mari furono rappresentate, sotto la supervisione di Giovanni Cesare Netti (Putignano, 1649 – Napoli, 1686), due opere di Alessandro Scarlatti“L’honestà negli amori” (dramma per musica su libretto di Giovanni Filippo Bernini) e “Tutto il mal non vien per nocere” (commedia per musica su libretto di Giuseppe Domenico De Totis), corredate di due antiprologhi (“Acquaviva laureata” e “Le perdite di Nereo e Dori al paragone delle glorie”) e un intermedio (“Gara degli elementi in dotare li due misti”) composti dallo stesso Netti su versi di Domenico Antonio Mele, dottor fisico e poeta acquavivese nonché artefice e regista degli interi apparati celebrativi. 

Il 5 gennaio saranno eseguite le composizioni del putignanese scritte tra il 1676 e il 1682 con i versi del Mele declamati dall’attore Ugo Maurino proprio nel Palazzo De Mari di Acquaviva, per salutare il 2020 con un salto indietro nel tempo di 338 anni.

“Musica a palazzo per il nuovo anno: G. C. Netti e D. A. Mele alla corte dei De Mari”, un evento eccezionale, sostenuto dalla Regione Puglia, che vede come protagonista La Sambuca Lyncea, ensemble di musica barocca di Napoli.

Dopo i saluti del sindaco Davide Carlucci e del direttore del turismo e della cultura della Regione Puglia Aldo Patruno, introdurranno all’ascolto i musicologi Dinko Fabris e Lorenzo Mattei.

Sarà presentato poi il libro “Giovanni Cesare Netti, Cantate e serenate a una, due voci e basso continuo” (Napoli, 1676-1682)”, a cura di Giovanni Tribuzio, Perugia, Morlacchi Editore University Press, 2019.

Per gli ospiti della serata, anche una ricercata degustazione di Pasticceria d’epoca a cura dello Chef acquavivese Eustachio Sapone

La Sambuca Lyncea, sotto la direzione artistica di Antonio Florio (Rassegna di Musica Barocca “Sicut Sagittae” di Napoli), è composta da Federica Altomare e Valeria La Grotta (so-prani), Roberto Gaudino (basso), Luigi Trivisano, (clavicembalo e direzione). 

Musica Barocca Sicut Sagittae

La Sambuca Lyncea, ensemble di musica barocca di Napoli

La serata è organizzata dal Comune di Acquaviva in collaborazione con il Teatro pubblico pugliese, l’associazione Giovanni Colafemmina e l’Archeoclub Sante Zirioni di Acquaviva.

Patrocinano l’Università degli studi di Bari e l’Università degli studi della Basilicata.

“L’idea di intraprendere l’edizione critica delle cantate e delle serenate di Giovanni Cesare Netti spiega Tribuzioè nata per valorizzare l’opera di questo importante compositore, attivo a Napoli come organista della Cappella Reale (1675) e come maestro della Cappella del Tesoro di S. Gennaro (1680) sino alla sua morte, e per ampliare la conoscenza sulla vita musicale napoletana tra gli anni Settanta e Ottanta del XVII secolo”. 

Le dodici composizioni sono accompagnate, con il relativo apparato critico, dall’edizione dei testi poetici e dalla discussione sulla sinossi cronologica delle fonti.

Il volume è impreziosito anche da un nuovo catalogo delle opere di Netti (TN), totalmente rivisto rispetto alla versione precedente pubblicata nel 2014, e da un’importante appendice che ricostruisce, per la prima volta in maniera integrale, i testi degli apparati di Domenico Antonio Mele scritti per i festeggiamenti in onore delle nozze.

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