Acquavivanet e i “Sentieri inattuali”

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Castellana Grotte in trasferta, porta un frammento di se all’attenzione di Acquaviva.

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L’analisi dei lavori di restauro di alcune opere dello scultore francescano Frà Luca Principino, presso la Chiesa di San Francesco di Castellana, è stata svolta e riportata nel libro “Sentieri (In) Attuali”, dai saggisti Donato Caputo, Melania Longone, Vittorio Minoia e Francesco Erriquez.

Il contributo dei quattro scrittori si è distribuito in quattro saggi per altrettanti campi di analisi e competenza, rispettivamente alla enunciazione precedente: poesia, filosofia, economia locale e architettura. Il libro, totalmente fatto a mano e artigianale, è inoltre di un colore marroncino, in quanto le pagine sono composte per il 15% da bucce di mandorla, che sostituiscono la normale cellulosa ricavata dagli alberi.

Presso il Mondadori Bookstore, il 12 marzo scorso, la presentazione del libro è stata affidata al Consigliere metropolitano delegato ai Beni Culturali Francesca Pietroforte. La quale ha espresso l’augurio di buona riuscita del progetto editoriale, e il forte appoggio a tutti quei gruppi di ragazzi come questo, che investono in un importante settore purtroppo in crisi come quello editoriale. Esempio, Castellana, di una regione che ha in seno non solo le famose realtà come le grotte di Castellana, o le basiliche di Bari o Lecce, ma anche quelle piccole e semi-sconosciute preziosità come la Chiesa di San Francesco sparse per il territorio barese e per l’intera Puglia.

L’appassionato di economia politica Vittorio Minoia, racconta il libro, partendo dalla nascita dell’idea di scrivere su questa tematica successiva ad un convegno organizzato nella Chiesa di San Francesco, che verteva sui lavori di restauro della stessa, tenuto da Vittorio Minoia. Con gli altri tre saggisti, presenti alla conferenza tra il pubblico e particolarmente interessati all’argomento, si è arrivati all’idea di realizzare un libro a più mani, frutto di quattro saggi distinti, ma riuniti dal comune tema centrale. Il titolo del primo dei quattro scritti è “Vita, proprietà, libertà”, un confronto tra la prima economia locale di Castellana risalente alla sua fondazione e dell’attuale sistema economico-amministrativo più complesso locale, regionale, nazionale e internazione.

Il secondo saggio intitolato “Dal mistero della fornella”, curato da Melania Longore, ha analizzato un particolare della Chiesa di San Francesco: il pulpito scolpito da Frà Luca Principino. Dettaglio curioso del pulpito è appunto una fornella rappresentate il filosofo e teologo Giovanni Duns Scoto che elabora un pensiero straordinariamente contestualizzabile nel presente. L’uomo per vivere sereno ha bisogno di rifarsi a cose già dette. Contestualizzandolo, Melania Longore, mostra nel saggio, come anche oggi (nell’era dei social) ci sia il costante bisogno di ritrovarsi in un pensiero comune da condividere ideologicamente o anche solo con un click.

L’intervento scritto, il terzo del libro, di Donato Caputo ha affrontato l’importanza della “Microstoria dell’individuo” (anche titolo del saggio), per la ricostruzione dell’essere, basata sulla esplorazione di un sentiero percorribile solo dal protagonista. Una microstoria quindi che è propria dell’individio e talmente personale da non essere conosciuta da altro essere umano, ma nella quale l’uomo può ricostruire se stesso, le proprie scelte e ritrovare, la retta via in precedenza smarrita.

La quarta parte del libro riguarda l’analisi architettonica di Francesco Erriquez. Senza entrare troppo nei tecnicismi, il saggio analizza attraverso il barocco della Chiesa di San Francesco, il barocco pugliese più in generale, e il dubbio ancora irrisolto sul materiale utilizzato per scolpire gli altari.

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