Ad Acquaviva l’uso corretto della mascherina si registra nel 78,6% dei casi

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Ad Acquaviva l’uso corretto della mascherina si registra nel 78,6% dei casi osservati; in circa 4 casi su 5 se ne fa il giusto utilizzo.

uso corretto della mascherina

Ad Acquaviva l’uso corretto della mascherina si registra nel 78,6% dei casi

Sono questi i risultati della “Terza indagine esplorativa sull’uso dei dispositivi di protezione individuale (dpi) in Acquaviva delle Fonti” realizzata da Nunzio Mastrorocco, consigliere delegato del Comune per gli aspetti demografici.

 

Confrontando i dati di questa nuova rilevazione con quelli delle prime due indagine (di maggio e giugno 2020) si evince in maniera molto evidente come oggi vi sia una maggiore attenzione degli acquavivesi e sia cresciuto enormemente il senso di responsabilità in merito al giusto utilizzo dei DPI.

di Nunzio Mastrorocco

Nell’ambito dell’emergenza COVID-19, il presente documento sintetizza gli esiti di una terza indagine esplorativa condotta sull’uso dei Dispositivi Individuali di Protezione (DPI) in Acquaviva delle Fonti.

Lo studio sebbene costruito secondo parametri e metodologie statisticamente corrette non può essere considerato rappresentativo della popolazione “universale” di Acquaviva ma fornisce elementi utili a delineare il fenomeno nel territorio osservato.

La selezione dei casi esaminati ha tenuto conto del metodo di campionamento causale semplice rispetto ai principali centri di aggregazione pubblica della Città.

L’analisi è realizzata nell’ambito del quadro normativo di cui: al Decreto Legge 16.05.2020, n. 33, al DPCM 17.05.2020, al DPCM 13.10.2020, all’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale della Puglia n.237/2020, all’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale della Puglia n.374/2020, ovvero, all’obbligo di usare dispositivi di protezioni delle vie respiratorie (mascherine) in tutti i luoghi all’aperto in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza di almeno un metro, durante l’intera giornata, e comunque negli spazi all’aperto di pertinenza di luoghi e locali aperti al pubblico, nonché in tutte le aree pertinenziali delle scuole di ogni ordine e grado o antistanti ad esse (come ad esempio piazzali e marciapiedi davanti agli ingressi e alle uscite degli istituti scolastici), nonché in tutti i luoghi di attesa, salita e discesa del trasporto pubblico, fermo restando il divieto di assembramento e l’obbligo di rispettare il distanziamento fisico.

E’ stato registrato come “non corretto” l’utilizzo dei DPI nei seguenti casi:

– assenza di mascherina;
– mascherina sotto il mento;
– mascherina slacciata;
– mascherina sotto il naso;
– mascherina appesa al collo

Evidenze in sintesi

I casi osservati sono stati 718 (390 uomini, 328 donne) e rilevati nel periodo dal 13 al 18 ottobre 2020.
L’uso corretto della mascherina si registra nel 78,6% dei casi osservati; in circa 4 casi su 5 se ne fa il giusto utilizzo.

Rispetto alle precedenti osservazioni (maggio e giugno scorsi) il gap di ‘genere’ si è ridotto; tuttavia anche in questa terza indagine le donne sono (seppur leggermente) più “regolari” rispetto agli uomini; oltre l’80% del gentil sesso si dimostra conforme all’uso del DPI. Per la compagine maschile la percentuale scende al 77,2% del proprio aggregato.

Rispetto alla fascia di età:

– i bambini/adolescenti sono i più “disciplinati”: in oltre l’86% dei casi osservati si utilizza correttamente la mascherina;
– poco più di 4 giovani su 10 usano in maniera non corretta il DPI;
– 3 giovani/adulti su 10 non rispettano la normativa in materia di DPI;- molto buono è il livello di correttezza degli anziani che in 8 casi su 10 si dimostrano ossequiosi delle disposizioni normative.

Confrontando i dati di questa rilevazione con quelli delle prime due indagine (di maggio e giugno 2020) si evince in maniera molto evidente come dopo un brusco aumento dell’irregolarità (da maggio a giugno) oggi vi sia una maggiore attenzione e sia cresciuto enormemente il senso di responsabilità in merito al giusto utilizzo dei DPI.

Molto sinteticamente: durante la settimana 18-23 maggio 2020 in 2 casi su 3 l’uso della mascherina era corretto, nella settimana del 3-9 giugno 2020 le ‘parti’ si invertirono e si registrava che i 2/3 del campione faceva un uso non ortodosso ed a norma del DPI, nell’attuale rilevazione oltre il 78% degli ‘osservati’ si mostra in linea con le disposizioni normative ma non basta!

Occorre ancora puntare ad incidenze più elevate e rassicuranti.

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L’uso corretto della mascherina ad Acquaviva si registra nel 78,6% dei casi

 

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