Allagamenti in Piazza Kenney. L’Assessore Busto: il problema esiste da almeno due secoli

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Continua a far discutere il nuovo allagamento registrato sulla Estramurale Pozzo Zuccaro, in zona Piazza Kennedy,  al centro dell’ultimo intervento dell’Assessorato Opere Pubbliche e Beni Culturali del nostro Comune.

allagamenti in piazza kenney interviene l'Assessorato Opere Pubbliche e Beni Culturali del comune di Acquaviva delle FontiA distanza di un giorno dall’ennesimo allagamento che ha colpito Acquaviva dopo il nubifragio di ieri, riportiamo il comunicato diffuso dall’Assessorato Opere Pubbliche e Beni Culturali diretto da Austacio Busto, con il quale si afferma che Il problema, purtroppo, è sempre lo stesso dagli anni ’30, prova ne sia il contenuto di una antica relazione tecnica redatta dall’ingegnere Emidio Giuliani a metà degli anni ’30 del XIX sec, dove testualmente di legge:

“Quella parte dell’abitato di Acquaviva che è verso Nord-Ovest, …. (era) circondata da antiche mura, tra le quali s’intermetteva un fossato. Dallo stato attuale nulla apparisce, perché tutto abbattuto e colmato di terra; ma da quanto viene asserito tanto dal Sindaco di quel Comune, quanto dagli abitanti istessi, nel fondo del mentovato fossato vi era un canale …, nel quale s’immettevano tanto le acque del paese mercé tre canali denominati di Jacobellis, del Corso, e di S. Agostino, quanto gli alluvioni che calano dalla strada de’ Cappuccini. Per abuso degli enfiteuti del fossato suddetto, il surriferito canale era stato da questi interrotto da tanti tramezzi di fabbrica, sicché avea esso perduto il suo corso, e le immondezze e le acque non vi aveano più scolo. A tal difetto attribuir si debbono le dannose inondazioni avvenute in due volte dell’intero abitato. Adesso tutto è distrutto. Ed abbenché si avesse potuto trar profitto dell’antico canale se a tempo l’arte vi avesse apprestato i suoi ripieghi; ora una semplice gaveta è quella che osservasi invece di fossato e canale. E la cosa è stata così malamente diretta, perché non da gente del mestiere, che i tre corsi di Jacobellis, del Corso, e di S. Agostino son rimasti senza scolo, e le acque del paese vi si arrestano al di dentro. Nè tutto quello che si è praticato à ovviato al grave inconveniente delle inondazioni.”

La nota diffusa dal’Assessorato contesta duramente i tentativi di strumentalizzare questo inconveniente, addebitandolo ad una presunta inefficienza dell’Amministrazione in carica. Il fenomeno, invece, non solo ha origini lontanissime ma siamo vicini alla soluzione, anche grazie ai finanziamenti ottenuti nel 2015 per progettare e realizzare una vasca di laminazione in grado di contenere l’afflusso delle acque in quella zona.

Unica soluzione possibile, del resto, dal momento che la rete fognaria realizzata agli inizi del 2000, durante l’amministrazione Pistilli per intenderci, si è rivelata inadeguata ed incapace di far defluire l’acqua appena piove con una certa intensità.

Sempre sul piano della prevenzione del rischio idrogeologico, va detto, il Comune di Acquaviva, dopo aver affidato un apposito studio alla società di ingegneria ETP, ha ottenuto dalla Regione Puglia un finanziamento da 5 milioni di euro per la realizzazione di ben 19 interventi volti a mitigare gli effetti del dissesto idrogeologico nella Lama Torre Cimarosa.

Critico, pertanto, l’intervento dell’Assessorato a proposito dei “leoni da tastiera” che si esercitano alla ricerca delle cause e dei responsabili.

allagamenti in piazza kenney interviene l'Assessorato Opere Pubbliche e Beni Culturali del comune di Acquaviva delle FontiCome ogni anno al primo acquazzone primaverile/estivo (o lo chiamiamo bomba d’acqua che fa più audience su FB?) il versante sudovest di piazza Kennedy concede a fotoamatori e videografi l’estasi di mezzora di notorietà … i soliti “leoni da tastiera” si esercitano alla ricerca delle cause e dei responsabili, molti non ci sono nemmeno stati a piazza Kennedy, hanno solo visto le immagini postate su FB (tali e quali a quelle di due, di tre, quattro, 10, 20, 30 anni fa)… immagini che devi catturare nel giro di 30-45 minuti perchè poi tutto finisce. D’altronde chi vive in quella zona il fenomeno lo conosce perfettamente, gli accessi alle abitazioni sono rialzati apposta. Ma la “bomba d’acqua” fa sempre notizia, è sempre un’ottima occasione per lanciare strali contro l’amministrazione. Sono circa due secoli (almeno) che quell’area costituisce un problema e le soluzioni via via adottate, dati alla mano, dimostrano che non si è stati in grado di trovare una soluzione. Entro la fine del 2017 saranno probabilmente già cominciati i lavori (l’incertezza è sempre un obbligo quando di mezzo possono esserci ricorsi e controricorsi di chi non si aggiudica i lavori) per la realizzazione di una nuova soluzione. Dato che le condotte interrate durante l’ultimo importante intervento all’inizio degli anni 2000, non sono in grado di sobbarcarsi il deflusso degli improvvisi accumuli di acqua, andremo a realizzare delle vasche di laminazione sotto piazza Kennedy che accogliendo nell’immediato la piena, annulleranno l’impatto delle bombe d’acqua consentendone un regolare deflusso.

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