Ancora chiodi sull’asfalto per fermare i Carabinieri

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Hanno dirottato le Forze dell’Ordine in una stazione di servizio in periferia con uno stratagemma, disseminando sull’asfalto chiodi a più punte, per poi svaligiare praticamente indisturbati le slot machine istallate in un locale nel centro cittadino.

A Cassano, l’altra notte, alcuni malviventi hanno dapprima danneggiato l’impianto di videosorveglianza della stazione di servizio Tamoil sulla via di Acquaviva, andando via subito dopo senza portare via niente, cospargendo però l’asfalto di grossi chiodi a più punte per forare le gomme dell’auto dei Carabinieri e degli uomini della locale Vigilanza Privata che, allertati dall’anomalia del sistema, sono immediatamente accorsi sul posto.

Ancora chiodi sull'asfalto per fermare i Carabinieri

Depistate e messe così fuori gioco le Forze dell’Ordine, gli stessi malfattori hanno potuto portare a termine, pochi minuti dopo, il loro vero colpo ai danni di un centro scommesse in via Gramsci a Cassano.

Dopo aver forzato la saracinesca, la banda è entrata nel locale per appropriarsi delle video slot e del loro prezioso contenuto in monete, caricandole a bordo della loro auto, agendo praticamente indisturbati e dandosi alla fuga immediatamente dopo.

I ladri, insomma, hanno lavorato a colpo sicuro e sono scappati dalla zona con altrettanta sicurezza e nel giro di pochissimo tempo.

Le slot machine trafugate sono state ritrovate all’alba, svuotate dalle monete, in una traversa di via Mellitto a circa 5 km dal centro abitato di Cassano.

L’ennesimo episodio di una lunga serie di azioni criminali perpetrate di notte in zona, che rafforza il sospetto della “auto scura” – forse una BMW – che potrebbe aver colpito negli ultimi tempi anche ad Acquaviva, ingaggiando una sparatoria all’alba in Piazza Aldo Moro con i vigilantes, rapinando a mano armata la farmacia di Via Monsignor Laera e tentando il furto in danno della stazione di servizio Esso in Via Bari e del negozio compro oro ”Pomo d’oro” in Via Maselli Campagna.

In quasi tutti gli episodi, infatti, i malviventi hanno utilizzato la tecnica di disseminare sull’asfalto chiodi dissuasori a più punte per ritardare l’intervento delle forze dell’ordine.

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