Animali abbandonati e randagismo: “Qualazampa” lancia un appello

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L’Associazione “Qualazampa” di Acquaviva rivolge un appello alle Istituzioni per porre un freno non al randagismo ma alla sua causa: la deprecabile pratica dell’abbandono.

Con l’estate torna il fenomeno dell’abbandono degli animali da compagnia. Le punte massime di animali abbandonati si registrano, infatti, proprio nel periodo estivo con la partenza per le vacanze. 

Nonostante l’ampia diffusione sul territorio di strutture alberghiere e stabilimenti balneari attrezzate per accogliere gli animali di affezione, sono comunque in molti a scegliere la soluzione più semplice ed economica: l’abbandono.

Secondo gli ultimi dati LAV (Lega Anti Vivisezione), ogni anno in Italia vengono abbandonati in media 50mila cani e 80mila gatti.

Quasi sempre gli animali abbandonati, magari sul ciglio di una strada, muoiono investiti, rischiando di far finire male anche chi è alla guida del mezzo che li travolge e, quando va in modo diverso, l’epilogo è quello di una morte per stenti.

L’abbandono è considerato un reato

La legislazione italiana considera l’abbandono come un reato, prevedendo anche pene severe per i responsabili di questo gesto ignobile, ma il triste fenomeno non conosce tregua, contribuendo sensibilmente ad alimentare il randagismo. 

Dopo gli ultimi episodi che hanno visto la cattura di alcuni cani randagi che da qualche tempo vagano in branco nel nostro paese, l’Associazione animalista “Qualazampa” di Acquaviva ha diffuso un comunicato per sensibilizzare le Istituzioni e l’opinione pubblica su questo argomento.

Il comunicato dell’Associazione animalista Qualazampa

L’associazione “Qualazampa” di Acquaviva delle Fonti ha seguito e segue con notevole attenzione le notizie relative al branco di cani segnalato da diversi cittadini e che da circa un mese vaga per Acquaviva.

Sabato scorso, grazie all’impegno dei volontari dell’associazione “Legalo al Cuore” contattati dal Sindaco e dalla consigliera delegata al randagismo, il più aggressivo dei cani è stato catturato ed affidato al canile comunale.

Tutti noi abbiamo visto la foto del cane dopo la cattura e pensiamo che a nessuno sia sfuggito il senso di pena e amarezza che la foto trasmette.

Quello sguardo di tristezza non è di un cane randagio privato della sua libertà bensì di un cane abbandonato e disperato.

Quello sguardo è dovuto alla illegale e crudele abitudine di abbandonare gli animali, comprese le cucciolate indesiderate, che si risolve nella maggior parte dei casi con la morte a causa di stenti, avvelenamento, barbari maltrattamenti o incidenti stradali.

I canili, nonostante l’encomiabile lavoro svolto da numerose associazioni di volontariato, non servono a combattere il randagismo che non è il male ma la causa del mancato rispetto della legge la quale obbliga all’iscrizione all’anagrafe canina e all’apposizione del microchip sull’animale.

Per questo motivo, sin dalla nostra nascita, abbiamo lottato perché ad Acquaviva ci fosse un presidio delle Guardie Zoofile e ringraziamo le istituzioni che hanno permesso di raggiungere questo obiettivo.

La nostra Associazione si augura che particolarmente in questo caso questa clandestinità che favorisce l’abbandono venga combattuta in maniera serrata e severa, chiede che chi di competenza si adoperi ad indagare e punire i responsabili di questo atto esecrabile ed illegale, chiede alla Amministrazione che si vigili e si sollecitino gli enti ed i servizi competenti ad una rigida applicazione delle normative e delle eventuali azioni sanzionatorie.

Chiediamo alla cittadinanza inoltre di segnalare e denunciare qualsiasi caso di abbandono alle autorità competenti. Come Associazione siamo pronti ad offrire il nostro aiuto e supporto, vi ricordiamo che il nostro numero di telefono è  3701366266.

L’Associazione “Qualazampa” di Acquaviva delle Fonti.

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