Approvato in via definitiva il PRG di Acquaviva

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PRG di AcquavivaLa Regione Puglia sancisce in via definitiva l’approvazione del PRG di Acquaviva. Lo comunica l‘Assessorato all’Urbanistica del nostro Comune in una nota diffusa oggi. Con Delibera di Giunta Regionale n. 455 del 6/4/2016, si legge nel comunicato dell’Assessorato, viene perfezionato l’iter di approvazione del PRG e la Regione prende atto della ottemperanza alle prescrizioni regionali al piano regolatore che il Consiglio Comunale di Acquaviva aveva già deliberato lo scorso 15 settembre. Si conclude, pertanto, definitivamente, il lungo processo di approvazione del PRG di Acquaviva che, tuttavia, già da maggio 2011 esprimeva i suoi effetti in virtù della approvazione con prescrizioni della Regione Puglia. Le prescrizioni facevano riferimento ad aspetti di natura paesaggistica, che sono state correttamente ottemperate negli approfondimenti tecnici operati in sede comunale.


PRG di Acquaviva

fonte: www.sapere.it

Il Piano Regolatore Generale (PRG) è lo strumento principale della pianificazione urbanistica a livello comunale. Sulla base dell’accertamento dello stato di fatto e delle previsioni di sviluppo del Comune nel periodo di validità del piano, esso prevede la destinazione d’uso delle aree, la possibilità di sfruttamento edificatorio, gli interventi realizzabili sul patrimonio edilizio esistente, le aree da destinare a servizi pubblici.

Le norme di indirizzo per la formazione dei piani regolatori e le relative norme procedurali sono dettate dalle leggi regionali, dopo il trasferimento delle relative competenze dello Stato dpr 8 15/1/1972.  Di norma il piano regolatore riguarda e disciplina il territorio di un Comune.

Il procedimento per la formazione del piano regolatore comunale prevede la redazione e adozione di un progetto da parte del Consiglio comunale e la sua pubblicazione in modo che i cittadini e gli altri interessati possano prenderne visione e presentare le loro osservazioni, che debbono però essere ispirate al pubblico interesse; il Comune risponde alle osservazioni, eventualmente modificando le previsioni originarie; il piano viene infine approvato dalla Regione, che può apportarvi modifiche.

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