Aritmia: Miulli primo al mondo su cura, ma non può applicarle in Puglia

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Nuove frontiere nel campo cardiologico al centro del convegno promosso a Bari dal centro di Aritmologia del Miulli di Acquaviva delle Fonti

Tg Norba 24 del 10/11/2017, servizio di Francesco Iato, riprese di Pasquale Mappa

Intervista a don Mimmo Laddaga, manager ospedale Miulli Acquaviva delle Fonti

L’Equipe cardiologica del Miulli ha scoperto procedure più sicure per ripristinare il giusto ritmo del cuore.

Con due lavori scientifici pubblicati su altrettante riviste autorevoli internazionali, il professor Grimaldi ha dimostrato che con l’Impiego di un nuovo anticoagulante e di un innovativo catetere l’ablazione, ovvero la cura definitiva della fibrillazione atriale, risulta più sicura, riducendo il rischio di ictus ed ischemia.

La tecnica potrebbe essere applicata su larga scala ai pazienti pugliesi ma ad ostacolarla ci sono i tetti di spesa stabiliti dalla regione Puglia.

La Tagliola sta paralizzando i ricoveri nel centro di riferimento di Acquaviva. L’attività operatoria, infatti, è stata dimezzata nonostante le lunghe liste d’attesa, ad esempio 500 pazienti cardiaci in attesa di ablazione e 125 per tumore della prostata che attendono l’asportazione.

Per i vertici della struttura un problema che attende risposte da mesi…

Noi già da maggio a oggi abbiamo fatto alcune proposte già validate in altre regioni, per esempio la Lombardia che ha messo queste attività salvavita fuori da questo budget, oppure il Veneto che ad altri ospedali simili al nostro ha messo questo come un budget a parte per prestazioni salvavita.

E come mai non vi hanno ancora risposto?

Non lo so, spero che non sia più qui ciò che Tito Livio diceva ai tempi dei romani, che mentre a Roma si discute Sagunto viene espugnata”.

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