Carlucci: ai Consiglieri di minoranza dico: tornate in consiglio

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Dopo la diffusione del comunicato con il quale i Consiglieri di minoranza hanno annunciato che per protesta non prenderanno parte ai prossimi Consigli comunali, il Sindaco Carlucci replica alle accuse e li invita a tornare in Consiglio per confrontarsi, anche aspramente ma in maniera democratica.

sindaco davide carlucci“Ma quale autoritarismo! Non riesco a capire quali siano le ragioni che stanno spingendo i consiglieri di minoranza a disertare il consiglio, come hanno fatto oggi. Li invito caldamente a ritornare sui loro passi, continuando la loro azione consiliare, onorando cioè il mandato elettorale ricevuto dai cittadini.

Molte volte questa Amministrazione ha recepito i suggerimenti, e anche le critiche, delle forze di minoranza e i verbali consiliari e delle commissioni possono testimoniarlo.

In un incontro di maggioranza, oggi, abbiamo cercato di capire quali siano state le ragioni di malcontento: non aver ritirato il documento unico di programmazione? Si tratta di uno strumento obbligatorio, espressione del nostro programma elettorale: come avrebbe fatto ogni Esecutivo dalla giunta del più piccolo dei paesi al governo nazionale, lo abbiamo difeso in consiglio, in maniera compatta. Non aver portato in consiglio il piano di lottizzazione dell’ex distilleria? Se la Legge prevede delle procedure semplificate perché non dovremmo servircene? Perché il legislatore le ha previste, allora?

Abbiamo trasmesso la delibera di giunta a tutti i consiglieri, via Pec, dando quindici giorni di tempo per proporre osservazioni e chiederne la discussione in consiglio. Nessuno però ha obiettato nulla, salvo poi polemizzare fuori tempo massimo in consiglio con una semplice raccomandazione al sindaco.

Ma perché, anziché sollevare polveroni, i consiglieri non utilizzano più frequentemente gli strumenti a loro disposizione da Statuto e Regolamento quali interrogazioni e mozioni? In questo modo consentirebbero anche ai consiglieri di maggioranza di controbattere, senza instaurare il solito contraddittorio con il sottoscritto, che oltretutto non ha nemmeno la possibilità di controbattere? E questo sarebbe il nostro autoritarismo? E noi saremmo quelli che offendono, dopo tutte le contumelie da me subite in consiglio comunale?

Cari consiglieri, tornate in Consiglio e confrontiamoci lì, anche aspramente ma in maniera democratica e con rispetto, pensando solo, sia pure da punti di vista diversi, al bene di Acquaviva”.

Il Sindaco, Davide Carlucci

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