Coronavirus, dalla Regione via libera a Feste Popolari e Sagre

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Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha annunciato ieri una ordinanza per consentire feste popolari e sagre.

La decisione del Governatore Regionale è arrivata dopo una riunione con sindacati e associazioni. Adesso si attendono solo le linee guida specifiche sulle quali stanno lavorando gli uffici regionali. 

 Feste patronali e Sagre

Coronavirus, dalla Regione via libera a Feste patronali e Sagre

Dopo aver incontrato i rappresentanti delle categorie si legge sulla pagina Facebook del Presidente Emilianoabbiamo deciso di emanare l’ordinanza che riattiva le feste popolari e le sagre. Gli uffici regionali sono al lavoro per la definizione delle linee guida specifiche e per offrire agli amministratori locali indicazioni più chiare per facilitare lo svolgimento di feste e sagre in piena sicurezza. Riprendere in sicurezza tutte le attività non significa abbassare la guardia sulle regole di prevenzione. Ogni decisione viene presa dopo un accurato approfondimento con gli operatori e il coordinamento epidemiologico. Non abbiamo mai fatto azzardi e continueremo a non farne. Quindi le attività riaprono man mano che si creano le condizioni e sempre nel rispetto delle linee guida e delle regole. 

“Una Festa popolare è l’insieme di alcune attività per le quali esistono già delle linee guida – ha spiegato il professor Pier Luigi Lopalco al termine della riunione di ieri, aperta alle associazioni di categoria più rappresentative del comparto – In questa direzione stiamo cercando di offrire agli amministratori locali delle indicazioni più chiare per facilitare lo svolgimento di feste e sagre in piena sicurezza”.

“Ci sono categorie di operatori – ha dichiara l’assessore all’Industria turistica e culturale Loredana Caponeche hanno sempre lavorato nelle feste patronali e che ora sono fermi da mesi. Tra poco non si giocheranno soltanto la stagione estiva, ma la possibilità di vivere tutto l’anno, perché questo per loro è il momento di maggior guadagno. Si tratta di operatori che arricchiscono le nostre città con bellissime luminarie, con le bande, con prodotti tipici delle nostre feste e dei nostri territori”. Consentire loro di lavorare significa soprattutto dare la possibilità alle nostre città di rianimarsi e rimettere in moto un’economia specifica del nostro territorio. Per questa ragione, insieme al professor Lopalco, stiamo trovando le modalità perché i Comuni possano aiutare queste persone a tornare a lavorare facendolo in sicurezza e nel rispetto delle norme sanitarie. Tutto questo sarà oggetto della nuova ordinanza che stabilirà le linee guida idonee a garantire la ripartenza”.

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