Cuore di Banda: Sabato 11 agosto Daniele Trevisi presenta “The Gang” il video sulle bande musicali pugliesi

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Sabato 11 agosto, alle ore 20.30 in Piazza dei Martiri 1799, nei pressi dell’Associazione Arci Urlo, per la Prima Edizione del Progetto “Cuore di Banda”  la proiezione del documentario THE GANG: LE BANDE MUSICALI PUGLIESI.

Il filmato cerca di mostrare uno scorcio delle bande musicali pugliesi, una delle più antiche tradizioni musicali della nostra terra e, forse, proprio perché tra le più antiche, la più bistrattata.

Al termine del Documentario, omaggio a Pasquale Mariella, memoria storica delle bande della nostra terra. 

Cuore di Banda: Sabato 11 agosto Daniele Trevisi presenta “ The Gang ” il video sulle bande musicali pugliesi

Cuore di Banda: Sabato 11 agosto Daniele Trevisi presenta “ The Gang ” il video sulle bande musicali pugliesi

THE GANG : LE BANDE MUSICALI PUGLIESI

di Daniele Trevisi

“THE GANG: LE BANDE MUSICALI IN PUGLIA” è un documentario sulla realtà delle bande musicali pugliesi.

Il filmato cerca di mostrare uno scorcio di quella che oggi è la realtà di una delle più antiche tradizioni musicali della nostra terra in particolar modo della Puglia e forse proprio perché tra le più antiche, la più bistrattata.

La tradizione musicale italiana rappresenta in tutto il mondo i più grandi musicisti, interpreti e autori che la musica possa aver mai espresso, Verdi, Piccini, Caruso, Pavarotti, sono solo alcuni degli esempi.

Nel mondo delle Bande Musicali il lavoro di tradizione e conservazione della musica era affidato anche agli arrangiamenti, costituiti da rifacimenti per organici di 50 e più bandisti che in assenza di strumenti non trasportabili per via dell’obbligata mobilità della banda, trovava più semplice avere in organico fiati a più non posso con sfumature e toni sempre più precisi al punto da avere quasi effetti solisti in sostituzione di interpreti cantanti.

Un lavoro di trascrizione enorme obbligatoriamente eseguito con gran competenza e passione, altrimenti il pubblico avrebbe potuto rispondere malamente a sforzi appena sufficienti, quindi grandi maestri e grandi compositori che dovevano usare un repertorio lirico molto importante e soprattutto molto conosciuto.

Bene se si pensa che tutto questo lavoro era svolto il più delle volte da autodidatti che apprendevano e suonavano la musica ad “orecchio”,questo ci permette di capire il talento e la passione che c’è dietro a tutto questo lavoro.

Già perchè và detto che un tempo i Conservatori Musicali non esistevano e quando sono nati, almeno sino alla fine dell’800, era necessario andare a Napoli o in Sicilia per frequentarli e quindi studiare la musica.

Le bande rappresentano tutto quel tessuto culturale di apprendimento importante che ha fatto da motore e cinghia di trasmissione al sapere musicale in Italia, e svolgeva un ruolo di divulgazione importante e necessario un tempo in cui i teatri avevano biglietti molto costosi che non tutti potevano permettersi, e quindi per mantenere un rapporto importante con la musica e con lo strumento musicale non restava che la Banda musicale del paese che suonava solo in alcune occasioni, e non c’erano altri modi per ascoltare la musica a meno che non si fosse stati ricchi, nobili o borghesi benestanti.

Rimaneva quindi solo la Banda che suonava in piazza nella Cassa Armonica durante la festa patronale, in qualche matrimonio importante, o in qualche occasione speciale per il paese o la città.

Il controaltare era che spesso i “bandisti” o “musicanti” (cioè i componenti della Banda) erano costretti ad imparare lo strumento solo ad orecchio ed in genere durante il lavoro svolto come apprendista ragazzo di bottega rinunciando agli studi e con la possibilità di imparare un mestiere, opportunità che si doveva iniziava sin da piccoli in botteghe artigianali quali falegnami, barbiere etc.., luoghi in cui la sera ci si ritrovava, naturalmente con lo strumento proprio, ad imparare a suonare lo strumento, si arrivava a volte a chiudere le botteghe durante i periodi delle tournee che potevano durare qualche mese e che erano organizzate con pochi mezzi e pochi danari.

Il documentario cerca di offrire uno spaccato di quello che è rimasto e sopravissuto di una delle tradizioni musicali tra le più importanti che molti c’invidiano e che noi sino ad oggi così poco abbiamo protetto soprattutto in Puglia che invece tanto ci ha dato in termini d’eccellenza e professionalità nell’ambito musicale.

Colui che ci accompagnerà in questo viaggio è Pasquale Mariella, un personaggio molto conosciuto agli addetti ai lavori, e che grazie alla sua passione rappresenta un riferimento in termini di conoscenza di tutto quello che è ancora presente sul nostro territorio, trasformandosi in una specie di memoria storica degli ultimi anni di una tradizione che ormai va via via sparendo senza avere una giusta dignità o un minimo di coinvolgimento rivolto alle nuove generazioni.

Il filmato dura circa 60 minuti ed è autoprodotto con la regia, il montaggio e la fotografia curata dal sottoscritto.

Daniele Trevisi

Prima Edizione di Cuore di Banda

La banda nel cuore della città. La musica, un linguaggio universale e senza confini che nella tradizione delle nostre comunità ha rappresentato un collante sociale. Le bande musicali pugliesi nascono come aggregazione di musicisti, simbolo che collega la passione per la musica con piazze e vicoli inondati spesso da note armoniose che davano il segno della festa. Per secoli le bande sono diventati quasi un elemento del paesaggio sonoro della Terra di Bari.

Le loro arie hanno riempito le nostre piazze, al punto da renderle parte di esse. Ma cosa è rimasto di questa tradizione? <<Cuore di Banda>> è il festival promosso dai Comuni di Acquaviva delle Fonti, Sammichele di Bari e Turi. La manifestazione vuole andare dritto al <<cuore>>, appunto, di un genere che può considerarsi <<sociale>>, fondato cioè sull’aggregazione fra musicisti, un tempo autodidatti, che, provenendo da classi umili, provano a mettersi insieme per suonare ma anche per affermare l’orgoglio di una comunità. E’ una storia molto simile a quella di tanti altri fenomeni musicali di tutto il mondo, ed è per questo che abbiamo voluto organizzare un festival che contamini questo linguaggio tipicamente pugliese con stili ed esperienze diverse del sud e internazionali.

A cominciare da Enzo Avitabile e i Bottari, che ha aperto la rassegna domenica scorsa ad Acquaviva delle Fonti, nell’ambito della Festa della Cipolla, per continuare per tutto luglio e agosto e poi ancora fino al 2020 con una serie di eventi che vedranno grandi maestri come Massimo Ranieri suonare sullo stesso palco di una bassa banda, street band come la Contourband e bande blasonate come quelle di Acquaviva e Conversano, la Kocani Orchestar dei film di Kusturica e i Bari jungle Brothers che hanno saputo declinare nella nostra lingua la tradizione delle crew. Turismo, cultura, tradizioni, un trinomio capace di esaltare la bellezza di un territorio incastonato nel <<Cuore di Banda>>.

Cuore di Banda, presentata a Bari la prima edizione
"Cuore di banda", presentata a Bari la prima edizione

 
CUORE DI BANDA – PROGRAMMA EVENTI
Programma eventi Prima Edizione di Cuore di Banda

Programma eventi Prima Edizione di Cuore di Banda

Sito web CUORE DI BANDA: www.cuoredibanda.it

Pagina FB CUORE DI BANDA: https://www.facebook.com/cuoredibandapuglia

Link FB EVENTO: https://www.facebook.com/events/318561538712192/

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