Discutiamo ma restiamo umani. Domani l’amministrazione scende in piazza

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Dopo le proteste per l’arrivo degli avvisi di pagamento della TARI 2017 con prima rata al 31 marzo e poi prorogata al 30 giugno, l’amministrazione comunica che sarà in piazza per rispondere alle domande dei cittadini,  ma condanna il violento attacco ricevuto da Tria 

“Siete delle bestie!”. La frase shock, spammata su facebook, è di Nico Tria, ex consigliere comunale del Partito Democratico. Un attacco inusitato all’indirizzo del Comune per i tempi ristretti nella notifica degli avvisi di pagamento della Tari. Dopo l’inconveniente, causato da un equivoco tra uffici comunali e società di gestione preposta alla notifica, il sindaco ha subito ricordato che i termini non sono perentori, concedendo di fatto un mese di proroga. Ma l’offesa di Tria ha suscitato le reazioni indignate dell’intera maggioranza.

Questo, infatti, il comunicato stampa diffuso dall’Amministrazione.

Domani sera alle 18:00 l’Amministrazione Comunale sarà in piazza per spiegare ai cittadini il perché delle variazioni nel costo della Tari che in alcuni casi sta comportando aumenti, in altri casi diminuzioni.

Spiegheremo anche con quali criteri ha agito la commissione di professionisti di varie estrazioni politiche che ha modificato le tariffe del 2016. E illustreremo, il più possibile nel dettaglio, come i soldi dei cittadini vengono utilizzati nella complessa filiera dello smaltimento dei rifiuti.

Chiediamo però che il confronto avvenga nel modo civile che ha sempre caratterizzato i precedenti incontri promossi dall’amministrazione. In questi giorni, purtroppo, abbiamo assistito sui social a un imbarbarimento della normale dialettica politica culminata nell’intollerabile offesa – “bestie” – che un ex consigliere comunale ha rivolto, non si capisce se agli amministratori o ai dipendenti comunali, per un ritardo nella consegna, da parte della società concessionaria, degli avvisi di pagamento.

Ritardo che è stato immediatamente sanato dall’amministrazione comunale, che ha dato un altro mese di tempo per il pagamento della prima rata.

Ricordiamo che Acquaviva è uno dei pochi Comuni nei quali ai cittadini è consentita una dilazione di pagamento in quattro rate e che le tariffe di Acquaviva restano comunque relativamente basse se confrontate con quelle di altri Comuni nei quali il “porta a porta” non è neppure partito e le strade sono molto più sporche.

E l’anticipo della scadenza a maggio (con termine a fine giugno) non fa che dare più tempo ai cittadini per pagare.

Se quell’epiteto, “bestie”, è stato rivolto agli amministratori, non possiamo che condannare la volgarità e il deterioramento delle relazioni civili di cui l’insulto è sintomatico.

Se è rivolto ai dipendenti comunali, esprimiamo la nostra totale e incondizionata solidarietà a lavoratori che, al di là dei ritardi, si trovano comunque a operare in quelle condizioni di ristrettezza del personale sempre denunciate e che recentemente si sono aggravate con il pensionamento di una dipendente. La stessa solidarietà vale per i dipendenti della concessionaria.

Auspichiamo, dunque, una ripresa della discussione sui temi della città a partire dal rispetto prima di tutto delle persone, prima ancora che delle istituzioni, ricordando che pagare le tasse è un dovere e che è pericoloso innescare meccanismi di diserzione fiscale.

Per fortuna gli acquavivesi sono intelligenti e riescono a distinguere il populismo inconcludente da una gestione del servizio rifiuti che sta migliorando la vivibilità della nostra città

Firmato l’Amministrazione Comunale

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