“Il Comune di Acquaviva – riporta l’articolo in parola – non ha centrato nessuno degli obiettivi stabiliti dalla Regione per calcolare l’aliquota riferita al 2016: non aveva, infatti, un contratto che stabilisse il raggiungimento di determinate percentuali di raccolta differenziata né un piano di monitoraggio degli stessi; la raccolta di carta, cartone e imballaggi era troppo scarsa così come quella dell’umido”.

Sulla dichiarazione ha preso posizione l’Assessore al ramo Francesco Bruno che, con un post apparso in queste ore su facebook, ha commentato la notizia, smentendo i toni allarmistici dell’articolista (che si firma G.B.) e ricordando che per tre anni consecutivi Acquaviva é rientrata fra i Comuni che hanno pagato l’ecotassa agevolata ad euro 7,50 a tonnellata anziché ad euro 25,82 a tonnellata.  Queste le precisazioni dell’Assessore Bruno: 

FB_IMG_1457973902746Facciamo un po’ di chiarezza, cercando di evitare falsi allarmismi. La Regione Puglia ogni anno determina per l’anno successivo l’ammontare del’Ecotassa sulla base delle performance raggiunte nell’anno precedente. Lo ha fatto nel 2017, sulla base di quanto avveniva fino a qualche settimana ad Acquaviva (la determina regionale è del 7 dicembre scorso).
Questo però non significa che Acquaviva pagherà il massimo dell’Ecotassa, così come non lo è stato nel 2014, 2015, 2016 dove, nonostante l’applicazione a fine anno precedente del valore di 25,82 euro/tonnellata, il Comune ha poi raggiunto il 5% di aumento di raccolta differenziato e ha pagato 7,50 euro/tonnellata.
Nella stessa determina regionale, anche altri Comuni su cui è partito da qualche settimana il porta a porta hanno ricevuto il massimo dell’Ecotassa per il 2017, vedi Modugno, Palo del Colle, Sammichele, Bitetto, Bitritto. Anche per loro, come per Acquaviva il valore sarà rivisto sulla base dei risultati dell’anno a venire. Inviterei pertanto ad essere fiduciosi perché le prime due settimane di raccolta porta a porta sono molto confortanti e col tempo vedremo sensibili benefici anche in termini economici.