Efira bellissima! Acquaviva e il mito di Sisifo

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Il Sindaco Davide Carlucci e un’Acquaviva destinata a spingere in eterno un sasso… al di là del monte

di Maria Gargano

Si narra di un tal Sisifo, figlio di Enarete e di Eolo, che fondò la città greca di Efira (divenuta poi Corinto) e della quale fu eletto primo re. Uomo astuto e privo di scrupoli, dominò la sua gente tra nefandezze e cattiverie ma, dopo aver più volte sfidato gli Dei, ed essersi sbeffeggiato di loro, fu punito in maniera esemplare.

Fu, infatti, condannato a trascinare un enorme masso lungo un ripido pendio di una collina per farlo rotolare dall’altra parte ma, una volta giunto in prossimità della cima, il masso, come spinto da una forza divina, rotolava nuovamente a valle e Sisifo doveva ricominciare da capo. E questo… per l’eternità.

Torre dell'Orologio, Piazza Dei Martiri 1799

Scatto tratto dal video mapping di domenica 29 maggio sulla Torre dell’Orologio in Piazza Dei Martiri. @profilo facebook Pasquale Cotrufo

Così la nostra Acquaviva, appena riemersa a nuova bellezza, viene messa alla berlina perché non si crede possibile che questo paese, un giorno relativamente lontano, possa divenire sinergico e produttivo. No, la rigenerazione urbana non basta. No, il turismo non è cosa nostra; l’agricoltura non è un settore d’interesse politico e amministrativo e no, la zona industriale non sarà mai florida e nuova- attesa- fonte di lavoro. Questo il quadro nefasto e disinteressato fatto al nostro paese, proprio in un momento cruciale per il suo sviluppo, stimolata e accompagnata lungo un percorso di crescita… oltre il monte.

Ogni sforzo, come per Sisifo, si rivela essere vano; ogni traguardo buttato nell’oblio e ogni volta lo stesso ”vento divino” getta tutto giù a valle! Nel nostro paese non c’è principio d’armonia che tenga: la bellezza del cambiamento non stimola a fare ancora meglio, bensì a rendere inerme qualsiasi input di sviluppo. Siamo un paese fatto di persone,non ancora di popolazione.

Maria Gargano

Autrice della pagina facebook ‘’Ermetica..mente’’, una maniera per dar vita alle mie parole, mandarle in giro per il mondo... dalla mia mente a quella di chi legge, un viaggio per il mondo e ritorno. Una pagina in cui vive a pieno il mio amore per l’ermetismo, innato, prepotente, lasciato lì in attesa... finché ho deciso di dare voce alla mia anima… costantemente in lotta contro il tempo che avanza lasciandoci un attimo dopo il presente, tra il passato appena strappatoci e il futuro sempre troppo in anticipo… in continuo deficit di bilancio con ciò che avremmo voluto e soprattutto potuto fare, rispetto a ciò che abbiamo realmente fatto. Una voglia di fermarlo, il tempo, almeno nelle parole, per potercisi rituffare rileggendole. Un turbinio di sensazioni che stanno dietro e dentro ad un linguaggio criptico che non si può spiegare ma solo capire. Con un romanzo nel cassetto e la voglia di concedermi il tempo per scrivere, nella frenetica voragine dettata dal tempo, in una quotidianità fatta di responsabilità, oneri, famiglia, amore e sogni tenuti a mezz'aria. In tutto questo, la passione per il giornalismo telematico si fa spazio, in me, per gioco o condizione e mi mette ogni volta alla prova, come la prima, nella stesura di articoli in cui il linguaggio deve mantenersi chiaro, esplicito e condivisibile, lontano dal mio modo di narrare le emozioni. Forte motivazione è il desiderio di sottolineare la bellezza delle cose, da uno spettacolo teatrale ad una manifestazione cittadina, ad una persona talentuosa, qualsiasi cosa meriti essere ricordata in maniera indelebile.

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