L’Esercito di Terracotta in mostra nell’Archivio di Stato a Bari

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Le millenarie sculture, inserite nel patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, saranno per la prima volta esposte in Puglia

esercito di terracotta di Xian

foto: Travelblog

Era il 1970 quando nei pressi del Monte Li, nella provincia dello Shaanxi, un contadino scavando un pozzo in cerca di acqua vide spuntare dei cocci dal terreno. Si trattava di uno dei ritrovamenti archeologici più importanti di tutta la Cina: l’esercito di terracotta dell’Imperatore Qin Shi Huangdi.

Soldati, acrobati e arcieri, armi e carri con cavalli che fino ad allora giacevano da più di 2000 anni dimenticati sotto 35 metri di terra tornarono alla luce: era l’armata del primo imperatore della Cina, Qin Shi Huang, che egli stesso fece costruire più di due secoli prima di Cristo con l’arduo compito di vegliarlo e proteggerlo nell’aldilà.

Sedici di queste celebri sculture a grandezza naturale,  inserite nel patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, saranno per la prima volta esposte in Puglia, ospitate nella sede dell’Archivio di Stato di Bari, in via Pietro Oreste 45.

Il pubblico potrà avere accesso alla mostra dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.30; sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00. Apertura straordinaria anche il 2 giugno.

La mostra, curata dall’architetto Cristina Martina, é stata promossa dalla Regione ed offrirà ai visitatori la possibilità di ammirare 16 delle 8000 statue in terracotta raffiguranti i guerrieri dell’esercito dell’Imperatore Qin Shi Huangdi, che diede avvio alla costruzione della Muraglia cinese.

esercito di terracotta di Xian

foto: Girovagate

Le statue, del peso di circa 200kg, tra 1,75 e 1,95 cm di altezza, sono realizzate con una tecnica che consisteva nel compattare cerchi di argilla in modo da creare un tubo (il torace) completato con l’aggiunta di gambe e braccia.

La struttura veniva poi ricoperta da blocchetti di argilla per creare l’armatura e infine veniva aggiunta la testa.

«Sono particolarmente orgogliosa che la Puglia ospiti una mostra di tale valenza storica – ha dichiarato alla stampa l’assessore alla Cultura della Regione Puglia, Loredana Capone – che porta a Bari pezzi di inestimabile valore».

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