Fa discutere il presepe in piazza ad Acquaviva delle Fonti. Il servizio del TG3 Puglia

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Maria e Giuseppe come migranti, il presepe diventa denuncia sociale.

Fa discutere il presepe allestito in piazza ad Acquaviva delle Fonti. Il sindaco difende la scelta.

Giuseppe e Maria immersi in un mare fatto di bottiglie in plastica, Gesù Bambino nero con un salvagente. Alle spalle della Sacra Famiglia, un braccio che emerge dall’acqua, simbolo inequivocabile di un migrante che sta annegando, e poi reti rosse e boe di segnalazione.

Maria e Giuseppe come migranti, il presepe di Acquaviva delle Fonti diventa denuncia sociale

(TG3 Regione Puglia, edizione del 9 dicembre 2018)

Fa discutere il presepe allestito in piazza ad Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari. “Il bambino nasce nel marespiega il sindaco Davide Carluccidove con Giuseppe e Maria, profughi, non accolti da nessuno, vive l’esperienza che molti migranti affrontano nel nostro Mar Mediterraneo”. E aggiunge: “Quando l’arte fa scandalo, e quando anche il messaggio religioso è, per dirla con don Tonino Bello ‘scandaloso’, vuol dire che l’obiettivo è stato raggiunto”. E a chi critica il presente pro-migranti risponde: “Vi sarebbe piaciuto vietare questa installazione, vi sarebbe piaciuto dar sfogo a pruriti fastidiosi. Ad Acquaviva c’è ancora la libertà, c’è ancora la democrazia. Fatevene una ragione”.

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