Generazione default
Aggressione in pieno centro l’altra notte.
di Maria Gargano
Nessuno lo sa o nessuno ne parla ma tre notti fa, tra lunedì 20 e martedì 21, a tarda serata, in una zona centralissima della città, in una strada segnata dalla presenza ‘’sonora e ingombrante’’ di ragazzini (testimoni confermano essere minorenni), è avvenuta un’aggressione.
Vittima un uomo sulla quarantina sceso di casa dopo gli ennesimi schiamazzi, bottiglie di birra rotte, l’inconfondibile tanfo della cannabis e ‘’esperimenti al limite del pericolo di vita’’ (come ci confida fortemente allarmato). Viene aggredito da quattro o cinque ragazzini che gli fanno saltare gli occhiali lasciandogli un occhio nero e l’altro quasi. Un quarantenne e degli adolescenti, quarantenne che non nasconde di essersi difeso. Non ci è pervenuto nulla sui ragazzi, generalità di sorta o stato di salute, ma hanno trovato con facilità le forze per danneggiare anche l’auto dell’uomo.
Questa notizia ci giunge martedì mattina e decidiamo di pubblicarla solo ora, sebbene i Carabinieri non ci abbiano comunicato nulla. Ci lasciamo, quindi, il riserbo di apportare modifiche alla notizia se ce ne dovesse essere bisogno.
Il punto, però, è: ragazzi minorenni, droga, alcool, notte fonda. ‘’E i genitori dove sono? Cosa sanno dei loro figli?’’
‘’In informatica, con il termine default ci si riferisce allo stato o alla risposta di un sistema qualunque in assenza (per difetto, cioè in mancanza) di interventi espliciti (ad esempio input o configurazioni dell’utente), ovverosia predefinito.’’ – ci illumina Wikipedia. Senza andar a disturbare i personaggi mitologici o i poeti più amati e sempre attuali, il web ci fa capire quanto l’adolescenza sia diventata pericolosamente una fase di crescita ‘’in automatico’’. In assenza di valori, senza un impulso razionale idoneo, ci sono tanti ragazzi che fanno scelte borderline… proprio sotto casa nostra mentre cerchiamo di addormentarci. O ragazzi che a undici anni si iscrivono, oltre che già su facebook, su altri social come ask.fm, che per chi non lo sapesse, è un letterale buco nero dove il bullismo e la violenza psicologica la fanno da padrone, costringendo chi riceve le ‘’ask’’ (domande, di default, anonime), a rispondere. Domande stupide, domande provocatorie, domande intime, domande indiscrete, sì se ‘’indiscreto’’ avesse ancora un minimo di credibilità come termine nel 2016! Insomma domande che, certo, puoi decidere di segnalare, o a cui puoi decidere di non rispondere forte della tua personalità formata, matura e lungimirante data dai tuoi undici o passa anni. Domande fatte da un amico troppo stupido forse…, da un’amica invidiosa forse…, da un trentenne, quarantenne, cinquantenne… forse?
Certo la realtà supera la fantasia e gli esempi non mancano. Intanto tutti lo sanno ma nessuno ne parla perché questa Generazione Default è figlia di genitori assenti. Parliamone.