Storia della musica, Acquaviva ha ripreso a suonare!
E’ stata presentata, ieri, alla cittadinanza la nuova Banda di Acquaviva con il primo Gran Concerto Bandistico Città di Acquaviva delle Fonti del 2017.
di Maria Gargano
Dopo cinquant’anni di ‘’debito scolastico’’, Acquaviva torna a studiare musica come tradizione insegna. Una città che ha realizzato, nel 1930, la splendida Cassarmonica, uno dei rari esempi di struttura fissa per l’esecuzione delle bande in Italia, sulla quale campeggia l’iscrizione latina “Laetare et disce”, ossia ‘’rallegratevi e imparate’’, ha effettivamente il dovere di riprendere questa tradizione di propensione alla musica. Questa la linea sposata dal sindaco Davide Carlucci, unitamente alla sua amministrazione, e che ha portato in essere questo progetto.
Ieri sera, in piazza Vittorio Emanuele II, alla presentazione ufficiale della nuova Banda di Acquaviva, infatti, il sindaco ha rinnovato la speranza che questo nuovo seme musicale possa nutrire l’animo di una città che basa la sua storia artistica, appunto sulla musica.
<<Grazie al progetto ”I Gioielli della Corona”– ci anticipa l’assessore ai beni culturali Austacio Busto– infatti, Acquaviva intende riqualificarsi come ”Borgo della Musica, dell’Acqua e della Salute” al fine di tutelare il nostro territorio e le nostre ricchezze artistico-culturali oltre che la sostenibilità ambientale.>>
E, proprio uno dei ”gioielli” del nostro paese, la Cassarmonica, quindi, ad ospitare la banda in un evento che ha avuto come cornice alcune delle associazioni cittadine impegnate nel sociale quali la Banca dei Capelli, ADMO, FRATRES e UNICEF; presente anche il Consorzio Qualità Tipica Puglia che produce e promuove la Cipolla rossa di Acquaviva e i suoi trasformati.
Insomma un battesimo ideologico alla presenza di quanto di buono Acquaviva produce, dai frutti della terra alla solidarietà che vede i cittadini sempre pronti a contribuire su diversi fronti in maniera continua e, il tutto, a sottolineare l’importanza di una Banda che possa portare Acquaviva in giro per l’Italia al fine di promuoverla e farla fiorire.
<<La storica Banda di Acquaviva – interviene sul palco Stefano Netti – è uno dei più apprezzati beni culturali cittadini, veicolo di diffusione del nome di Acquaviva delle fonti in Italia e in Europa; una testimonianza del contributo che la città, una delle prime in Italia, ha saputo dare per l’elevazione artistica del popolo attraverso la musica, anche grazie a maestri d’orchestra che sono entrati nella storia della musica bandistica.>>
Il Gran Concerto Storico Bandistico “Città di Acquaviva delle Fonti” si apre con l’esecuzione dell’Inno di Mameli per cui il Maestro d’orchestra Dominga Damato ha voluto avvalersi dei suoi alunni della classe di oboe della scuola media a indirizzo musicale Lucarelli; di qui, poi, il via alle aree tratte dal repertorio operistico italiano, da Verdi a Puccini.
Armonie sinfoniche, imponenti e soavi al tempo stesso, colorano per circa due ore il nostro cielo, riportando in vita una tradizione interrotta e ponendo le basi per la storia futura del nostro paese. Un progetto, la nuova banda, che nasce tra le mura degli ex uffici del Giudice di Pace al terzo piano di Palazzo De Mari, rinominati ”Musica della Pace’‘ e che ospitano la banda durante le prove.
Di seguito un reportage fotografico curato dallo scenografo Daniele Trevisi e alcuni video delle prove al terzo piano di Palazzo De Mari e della conclusione del concerto (Comitato Festa Madonna del Rosario)