Ih! Toti e Tata alla festa della cipolla rossa
Tutti cotti del duo comico, icona storica della risata barese.
di Maria Gargano
Ieri sera una florida Piazza dei Maritiri ha accolto, per l’avvio della XIX Festa della Cipolla Rossa di Acquaviva, Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo, ai tempi Toti e Tata, per uno spettacolo vivace, divertente ma anche riflessivo su quindici anni di cambiamenti nella nostra amata Puglia, ”Il Cotto e il crudo”.
Dopo una carriera ricca di successi, protagonisti delle telenovele comiche di Filomena Coza Depurada, il Polpo, Melensa, e dei varierà Tele Durazzo, Extra Tv e Televiscion e altro ancora, il duo si scioglie in maniera fisiologica e porta i due attori a seguire la propria strada personale ed artistica. Lo spettacolo si apre su questo, sulla partenza di Emilio per andare a vivere a Roma, una partenza che lo renderà più orgoglioso di essere pugliese tanto più se ne allontanerà. Fulcro dello spettacolo l’ironia con la quale si sottolinea, in maniera proporzionale, l’uscita di scena del Solfrizzi in relazione all’esplosione di vita dal punto di vista economico, sociale, e soprattutto del turismo, senza tralasciare la beltà cinematografica che fa oggi, della nostra Puglia, la regione più amata dai registi per via del taglio di luce meraviglioso oltre alle bellezze architettoniche e paesaggistiche.
A quindici anni di distanza, quindi, la Puglia è diventata fiorente grazie al valore riscoperto della tradizione e della tutela dei nostri ”prodotti” che, oltre alla nostra signora Cipolla Rossa, coinvolge ad esempio il vino Primitivo, i trulli e ogni altro bene prima ritenuto ovvio e scontato, se non proprio una vergogna. Nello skech Emilio descrive in maniera amabilmente vera, il processo che ha portato a rendere patrimonio mondiale dell’umanità per l’UNESCO i trulli della Valle d’Itria. La meraviglia dei primi turisti inglesi nel notarli durante i percorsi in taxi verso la dimora scelta come meta. ‘Ih!’ avrebbero detto gli inglesi, ‘Ih!’ esclamazione alquanto autoctona che nel racconto ci fa sentire tutti come quei proprietari di trulli che, all’interesse per loro spropositato per qualcosa che evidenziava la loro origine contadina, hanno risposto (s)vendendo le loro radici, capendo a posteriori quanto valore avessero realmente… e non solo in termini di denaro. Lo spettacolo va avanti con gag che, da profondi ammiratori dei due attori, ci riportano a rivivere l’adolescenza di un’intera generazione, un’adolescenza che ha toccato in maniera trasversale anche la tardo e preadolescenza rispettivamente dei nostri padri e dei nostri figli. Il pubblico è estasiato e quasi ripagato per gli sforzi quotidiani dati dalle incombenze, dalle preoccupazioni o semplicemente dall’inesorabile fluire del tempo. Uno spettacolo così riempie il cuore e forse è per questo che alcuni uomini decidono di fare gli artisti… per dare emozioni senza chiedere, una propensione che da sola non basta se non hai l’umiltà di renderti vivo nella mente di chi ti guarda, ti ascolta, ti porta nei ricordi.
Lo spettacolo nasconde tra le risate il desiderio di donare alla parola il suo sacro significato e l’amorevole trasporto che solo tramite la comunicazione verbale possiamo cercare di portare all’altro, integro e diretto senza filtri eterei e mezzi tecnologici. La parola… unica premura.
Quest’anno la nostra Pro Loco Curtomartino, ha reso questa festa indimenticabile e gioiosa a sfatare gli ultimi restii a considerare la Cipolla Rossa un bene da tutelare e di cui andar fieri.
A partire dalla campagna pubblicitaria, in cui riescono sempre a trovare la maniera geniale per dar risalto al bulbo acquavivese, senza stancare o sembrare retorici. Il presidente Domenico Ieva, tutti i soci e tutti i volontari sempre pronti e determinanti nelle attività correlate come le visite gratuite organizzate dall’Archeoclub, lo IAT e l’assessore alla cultura Mariella Nardulli; tutti bravi e fondamentali ad apportare valore culturale aggiunto alla nostra festa, come riconosce il sindaco Davide Carlucci stamattina sul suo profilo facebook, presente con il cuore da Malta.