Il 25 Aprile sarà issata in Piazza dei Martiri “L’Antenna della Libertà”
L’artista Giuseppe Teofilo: “l’Albero wifi come strumento di Democrazia e Libertà”
di Roberto Petruzzellis
articolo pubblicato da “La Voce del Paese”, Anno IX n.24 del 23/06/2017
Nel Marzo 2016 il Comune di Acquaviva delle Fonti e l’Archeoclub Sante Zirioni hanno patrocinato un concorso di idee e progetti per realizzare lo storico Albero della Libertà. A vincere è stato Giuseppe Teofilo artista di Polignano a Mare.
Teofilo nasce a Monopoli nel 1981, vive e lavora a Polignano. Docente di arte a Foggia e attuale Presidente della Fondazione Pino Pascali -Museo d’arte contemporanea pugliese.
Le sue opere sono il frutto dell’assemblaggio di oggetti diversi derivanti dalla tradizione mediterranea e della cultura classica.
Vincitore del Premio Giovanni Agnelli – Torino 2007– la cui giuria presieduta da François Pinault. Nel 2009 ha tenuto una mostra personale presso la Fondazione Pino Pascali. Ha all’attivo la partecipazione a numerose mostre collettive in Italia, Londra, Stoccarda, Bratislava, Tirana, Cetinje, Rijeka.
La Voce del Paese, in esclusiva, lo ha intervistato facendosi raccontare la sua arte e l’idea ispiratrice dell’opera che sarà realizzata nel centro storico acquavivese.
- Se dovessi indentificarti in una corrente artistica, in quale collocheresti le tue opere?
“Sono espressione dell’arte contemporanea. Non sta a noi artisti etichettare e catalogare le nostre opere. Questo è compito dei critici e studiosi di arte. Le mie opere raffigurano prevalentemente il mare. Mio padre e mio nonno erano pescatori. Polignano rappresenta le mie radici, la mia storia e la mia cultura”.
- Cosa rappresenta l’Arte e quale messaggio veicoli attraverso le tue creazioni?
“Cerco di raccontare quella che è la mia cultura e quelle che sono le mie radici. Parto dalla mia cultura strettamente locale e cerco di trasformarla e tradurla in chiave globale”.
- L’artista che maggiormente ha influenzato la tua vita?
“L’artista che più ha influenzato la mia vita è stato Pino Pascali. E’ stato un grande artista pugliese del dopoguerra. Nelle sue opere sono racchiuse le radici della cultura mediterranea. A queste radici mi sono ispirato anche io. Tutta la mia vita è ispirata alla cultura della mia terra. A lui è dedicata la Fondazione che mi onoro di presiedere in qualità di Presidente del CdA”.
- Nel Marzo 2016 hai partecipato ad un concorso patrocinato dal Comune di Acquaviva delle Fonti. Il tuo progetto è stato quello vincitore. Ci vuoi raccontare come è nata la tua idea? A cosa ti sei ispirato?
“Mi sono appassionato sin da subito alla storia del Sindaco Francesco Supriani di Acquaviva delle Fonti e alla storia degli Alberi della Libertà. Ho iniziato a fare ricerche e approfondimenti personali su questa vicenda storica per trovare ispirazione. Ho fatto una ricerca su quello che sono stati gli alberi della libertà. Dove sono nati. Qual era la loro funzione. Che senso aveva issare questi alberi in giro per l’Europa”.
- Questa ricerca dove ti ha condotto?
“Da tutta questa ricerca è venuto fuori tutto quello che è la simbologia dell’Albero della Libertà che è quello della Democrazia. Del potere nelle mani del popolo”.
- Come è nata quindi l’idea della tua opera?
“Un giorno leggevo un libro che parlava della Primavera Araba. Popoli sottomessi a regimi dittatoriali che grazie all’utilizzo dei social media hanno iniziato a condividere idee, valori creando una coscienza democratica che poi sono sfociati nella rivoluzione contro la tirannia del potere. Ho fatto questo paragone tra la storia passata di Acquaviva (i moti rivoluzionari contro i monarchici) e le moderne rivoluzioni arabe che hanno utilizzato uno strumento democratico come Internet”.
- Quale messaggio possiamo interpretare quindi attraverso quest’opera?
“L’idea è quella di trasformare l’albero della libertà da simbolo a funzione sociale. Mi spiego meglio. Quest’albero della libertà diventa un antenna free wi fi issata nel centro di Acquaviva a cui tutti i cittadini si possono connettere per condividere idee, valori e informazioni. La sua forma è ispirata al globo terrestre pizzicato per un polo e allungato verso l’alto che poi assume questa forma quasi a cipolla”.
- Volevi riprodurre la forma della cipolla di Acquaviva?
“Umberto eco parlava di opera aperta. Qualcuno ci può anche vedere una cipolla. Io ho semplicemente disegnato un globo allungato”.
- Cosa pensi artisticamente di Acquaviva e del suo centro antico?
“È un bellissimo centro storico quello di Acquaviva. La storia dei pozzi sorgivi. La stessa storia dell’albero della libertà rendono questo paese molto accattivante. Facendo network con altri comuni pugliesi potrebbe davvero veicolare un flusso turistico per la sua storia e la sua eccellente gastronomia”.
- Ci sono luoghi che particolarmente ti hanno colpito?
“Palazzo De Mari bellissimo e affascinante e la cattedrale semplicemente maestosa”.
Roberto Petruzzellis