Il Comune si prepari: le proposte del M5S per la “Fase 2”

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Riceviamo e pubblichiamo il nuovo comunicato diffuso dal meetup del Movimento 5 stelle di Acquaviva.

proposte del M5S per la "Fase 2"

Il Comune si prepari: le proposte del M5S per la “Fase 2”

La FASE DUE della PANDEMIA che si avvierà nei prossimi giorni dovrà caratterizzarsi anche nella nostra comunità per prudenza, prontezza e collaborazione.

E’ necessario continuare con prudenza a mettere in pratica tutte quelle misure che finora hanno permesso di contenere la diffusione del virus attraverso un atteggiamento responsabile, ricordando che l a pandemia è di là dall’essere sconfitta e che, invece, la così detta Fase 2 è incentrata sulla consapevolezza di dover convivere con il virus.

Al tempo stesso è necessario dare una pronta risposta sia alle nuove forme di povertà, sia al tessuto produttivo locale, bloccato per quasi due mesi da una crisi senza precedenti, una crisi sanitaria, economica, umana ed emotiva.

Le misure economiche messe in campo dal Governo nazionale e quelle che, come annunciato, saranno attivate a livello regionale daranno in termini economici maggiore ristoro a queste realtà ma non per questo il Comune può esimersi dal dare risposte istituzionali e concrete ai tanti bisogni che vanno a sommarsi a quelli mai superati nel recente passato.

Lo sforzo di risanare le profonde ferite aperte dalla sciagura Covid si tradurrà, purtroppo, in pesantissimi costi per tutti, anche per i Comuni. Costi che dovranno essere pagati per molti degli anni a venire, inutile nasconderselo.

Le risorse scarse imporrano nuovi modelli della vita pubblica e i Comuni saranno chiamati a riforme radicali del proprio agire ma anche a dare risposte alle nuove urgenti domande.

Le funzioni tributarie, redistributive e di spesa dovranno necessariamente mutare.

Occorre perciò prepararsi a sforzi di razionalizzazione ed efficientamento non aggirabili.

E a raccogliere, in un clima di doverosa generale coesione, tutte le energie professionali e intellettuali di cui l’Ente dispone.

Nell’immediato i Comuni riceveranno risorse; questo è lo sforzo immane che lo Stato ha intrapreso.

Ma non per questo essi sono esonerati dal concorrere a dare risposte istituzionali e concrete e prontissime alla propria gente.

Ad oggi attività come estetisti, parrucchieri, bar e operatori del turismo sono tra le categorie più penalizzate, ma si registrano pesanti ricadute anche negli altri settori produttivi e commerciali.

Perciò occorrono subito misure come l’eliminazione o la secca riduzione dei tributi comunali a loro carico, tra l’altro già attuate in diversi comuni d’Italia.

Le risorse dovranno necessariamente passare attraverso un percorso di spending review, ovviamente incentrabile in primo luogo su quelle spese programmate in funzioni di esigenze che non sono quelle primarie, ora enormemente accresciute, e che in buona parte erano prima sconosciute.

Per quest’ultima peculiarità, riteniamo necessario istituzionalizzare il percorso da intraprendere attraverso un’azione collegiale che veda coinvolti tutti i rappresentanti politici sia di maggioranza che d’opposizione, insieme agli imprenditori, ai titolari dei pubblici esercizi e ai responsabili economici degli uffici comunali.

Chiamiamola task-force, tavolo di concertazione o gruppo di lavoro il nome poco importa.

Quel che importa è la condivisione delle finalità e l’apporto di conoscenze.

E’ parimenti opportuno, allo scopo di creare l’indispensabile coesione sociale, che le discussioni e le proposte avvengano, seriamente, in luoghi istituzionali e non, come è accaduto fino a ieri, nell’agorà virtuale di facebook.

Quanto ai bisogni degli individui e delle famiglie, proponiamo, parimenti, la creazione di un Tavolo Sociale in cui coinvolgere i principali attori del terzo settore, le parrocchie e i gruppi famiglia, per pianificare ulteriori risposte tanto alle nuove forme di povertà quanto alle persone anziane e con disabilità.

Del gioco “l’ho proposto prima io” o dalla primogenitura ad oltranza di ogni misura e della campagna elettorale permanente i cittadini non sanno che farsene.

In questo grave momento storico siamo chiamati alla concordia, alla concretezza e alla prontezza nelle risposte.

Chi da due mesi ha chiuso la propria attività guarda alla bontà delle misure di soccorso e ai benefici che ne trae e non certo a chi le ha proposte.

Abbiamo l’occasione di dimostrare che le Istituzioni pubbliche e la stessa Politica sono le più alte e nobili forma in cui si realizza l’esistenza consociata dei singoli.

Il Movimento 5 stelle di Acquaviva c’è!

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