Il Consiglio di Stato: “Annullare il contratto per la gestione rifiuti”

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I Comuni dell’Aro Bari 5 devono portare a termine l’annullamento, già avviato, del contratto per la gestione rifiuti con l’Ati Cns-Impregico-Cogeir

Così si è espresso il Consiglio di Stato sulla richiesta di chiarimento presentata dall’Ambito di raccolta ottimale Bari 5 sull’ottemperanza alla sentenza del luglio 2018.

 Il Consiglio di Stato: "Annullare il contratto per la gestione rifiuti"

Il Consiglio di Stato: “Annullare il contratto per la gestione rifiuti”

Con quel pronunciamento si sanciva l’annullamento dell’aggiudicazione al raggruppamento temporaneo di imprese vincitore della gara relativa al servizio di spazzamento e smaltimento rifiuti nei Comuni di Acquaviva delle Fonti, Casamassima, Gioia del colle, Sammichele e Turi.

Una delle aziende del Rti, la Delfiume (oggi Impregico), era sprovvista, secondo i giudici, dei requisiti di sistema di gestione ambientale.

L’Aro Bari 5, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Cozzi, aveva chiesto di chiarire come si dovesse procedere per il contratto di appalto stipulato dalla stazione appaltante.

Il Consiglio di Stato ha riconosciuto che “si deve escludere la caducazione automatica del contratto all’esito dell’annullamento dell’aggiudicazione”. E ha anche constatato che “l’amministrazione non è rimasta inerte, ma, dopo aver attivato il soccorso istruttorio (…) ha correttamente avviato il procedimento di caducazione dei contratti di appalto stipulati con il Rti Cns, la cui aggiudicazione è stata annullata dalla sentenza da ottemperare”.

È stata riconosciuta, inoltre, la correttezza dell’attivazione della “ottemperanza di chiarimenti”, in quanto vi era una “incertezza” da dirimere che impediva la “sollecita esecuzione del titolo esecutivo”.

Tuttavia, la Quinta sezione ha chiarito che “l’Amministrazione ha l’obbligo di caducare i contratti di appalto stipulati con il Rti CNS, salve le conseguenziali determinazioni rimesse alla sua discrezionalità”.

Tutto da rifare, dunque.

I Sindaci dell’Aro, preso atto della sentenza, si riuniranno già la prossima settimana per dar seguito al pronunciamento dei giudici e preparare l’iter che porti a una nuova gestione del servizio che, nel frattempo, non sarà interrotto.

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