Il Ricovero Umberto I di Acquaviva diventerà un “Polo multifunzionale intergenerazionale”

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Al via la gara per la ristrutturazione e riutilizzo del Ricovero Umberto I ad Acquaviva.

Ne da notizia il Sindaco di Acquaviva Davide Carlucci, precisando che l’avviso pubblico, per un valore di un milione e 643mila euro, è stato pubblicato su Enpulia dalla fondazione Opere laiche pubbliche palatine pugliesi, che intende adibire la struttura a “Polo multifunzionale intergenerazionale”.

Ricovero Umberto I ad Acquaviva

Al via la gara per la ristrutturazione e riutilizzo del Ricovero Umberto I ad Acquaviva

“Sebbene non si tratti di un appalto del Comune – scrive il sindaco Carlucci – comunico che è in corso la gara per la ristrutturazione e riutilizzo del Ricovero Umberto I ad Acquaviva.
L’avviso pubblico, per un valore di un milione e 643mila euro, è stato pubblicato su Enpulia dalla fondazione Opere laiche pubbliche palatine pugliesi, che intende adibire la struttura a “Polo multifunzionale intergenerazionale”.
Faccio questa comunicazione perché molti, in questi anni, ci hanno a più riprese chiesto perché quella struttura fosse lì inutilizzata e perché non si facesse nulla per riattivarla.
Abbiamo sempre risposto che la proprietà dell’immobile era della Fondazione e che il Comune avrebbe, per quel che era nei suoi poteri, favorito la realizzazione di un progetto di riuso del bene.
E lo abbiamo fatto concretamente, rinunciando, dopo molti incontri e comunicazioni, e dopo due gradi di giudizio che vedevano il Comune soccombente nei confronti della fondazione, a continuare a coltivare un contenzioso che avrebbe portato a un’ulteriore dilatazione dei tempi, rimandando a chissà quando la realizzazione di tale struttura, che potrà solo portare benefici agli anziani, oggi ospitati dal Comune nel Centro sociale polivalente di piazza dei Martiri. Una ricerca pubblicata qualche mese fa negli Stati Uniti, dimostra infatti che il volontariato fa bene alla terza età e addirittura allunga la vita. Ben vengano, dunque, strutture che si occupano di come migliorare la socialità degli ultrasessantenni.
Quando la struttura andrà a regime, potremo dire finalmente che la collaborazione, come nel caso del Parco giochi e del campo di via Roma, affidati in gestione al Comune con la collaborazione del centro anziani, paga di più, in termini di servizi alla città e di miglioramento della qualità della vita, dei contenziosi che si trascinano da decenni.
Sarebbe bello se questo avvenisse anche per il Convitto e l’ex Istituto magistrale, chiusi da anni per una causa infinita, o per l’ex ospedale Miulli, per il cui riutilizzo ci battiamo da ormai otto anni.
Gli spazi chiusi producono necrosi urbana, la rigenerazione restituisce vita ai quartieri e alle comunità.
A volte per sbloccare le opere e i cantieri non servono chissà quali finanziamenti, ma un po’ di buon senso e di cooperazione tra le realtà presenti nei territori”.

Ricovero Umberto I ad Acquaviva

Al via la gara per la ristrutturazione e riutilizzo del Ricovero Umberto I ad Acquaviva

LA STORIA DEL REGIO RICOVERO DI MENDICITA’ UMBERTO I°

Fu con il R.D. 31 maggio 1894 che si dispose l’erezione in Acquaviva delle Fonti di “un magnifico istituto di beneficienza, che avrebbe accolto 50 poveri d’ambo i sessi, sotto il titolo di <<Regio Ricovero di Mendicità Umberto 1°>>. Il progetto originario è datato 16 aprile 1895 e reca la firma dell’Ing. Federico Baldi. Fu approvato dal Genio Civile il 3 maggio dello stesso anno. L’edificio era già terminato nel 1901, secondo la data impressa nei fermi in ghisa dei cancelli.

Nell’autunno del 2001 l’Ente Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, che la deteneva in locazione, utilizzandola prevalentemente come sede del COI (Centro Odontoiatria Infantile) e di alloggiamento per le suore operatrici sanitarie, decise, a seguito della realizzazione del nuovo monoblocco ospedaliero, di rilasciarla alla legittima proprietà. Da allora la nobile struttura, già sottoposta tra il 2005 ed il 2006 ad alcuni lavori urgenti di restauro e manutenzione straordinaria, è rimasta inutilizzata.

La ristrutturazione dello storico edificio si inserisce nel quadro delle iniziative di conservazione previste dalla CARTA EUROPEA DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa il 26 settembre 1975, che raccomanda ai governi degli Stati membri di adottare le misure necessarie per la messa in opera di una politica di conservazione del patrimonio architettonico e di incentivare l’interesse del pubblico per tale politica.

Un pregevole articolo dell’Architetto Giovanni Fraccascia “L’eredità della Basilica Palatina di Acquaviva delle Fonti: il Regio Ricovero di Mendicità Umberto I”  illustra la fatica di pensare e progettare un rinnovato destino per questa fabbrica monumentale, vetusta e carica di storia.

progetto di ristrutturazione e riutilizzo del Ricovero Umberto I ad Acquaviva

LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DI POLO MULTIFUNZIONALE INTERGENERAZIONALE

 

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