Ecco il nuovo impianto di affinamento acque, Acquaviva città pilota dell’agricoltura ecologica

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Si è inaugurato oggi, alla presenza dell’assessore regionale alle Opere Pubbliche, Gianni Giannini, e del sindaco Davide Carlucci, l’impianto di affinamento delle acque reflue che Acquaviva aspettava dal 2006.

il nuovo impianto di affinamento acque

il nuovo impianto di affinamento acque

Un’opera da 4.475.484 euro che trasforma i liquami di fogna in pulitissima acqua per irrigare l’agro acquavivese, con una portata media di 6600 metri cubi al giorno e una rete di condotte che servirà quattro vasche in diverse contrade del paese. .il nuovo impianto di affinamento acqueUn esempio per tutta la Puglia, ha sottolineato Giannini: “Stiamo proseguendo – ha detto Giannini – con le operazioni di creazione di una vera rete regionale per il riuso delle acque reflue. Questo consente sia un risparmio agli agricoltori, che possono contare anche su un’acqua con effetti fertilizzanti per la presenza di azoto, ma soprattutto il miglioramento dell’ambiente, perché ricarichiamo la falda impoverita dai prelievi dei pozzi. Inoltre queste acque possono essere usate per il lavaggio delle strade, per vari usi civili e per il raffreddamento di eventuali impianti industriali. Sono 70 i comuni pugliesi interessati e faremo ogni sforzo per proseguire sia nell’installazione di questi impianti che nella sperimentazione di altre attività”.

L’impianto, che sarà gestito dalla cooperativa La Molignana, e che servirà le contrade di Santa Croce, Molignana, Filippone e Borgo, sarà presto ampliato grazie a un’ulteriore finanziamento di 2 milioni di euro, con l’annessione di due nuove aree nella rete di distribuzione dell’acqua.

L’assessore ai Lavori Pubblici Austacio Busto ha colto l’occasione per chiedere di “inserire nel sistema modello che si sta realizzando anche ulteriori fondi finalizzati alla razionalizzazione e monitoraggio dell’uso delle acque, utilizzando le nuove tecnologie già sperimentate da alcuni Enti come il Cnr e lo Iam e, non ultima, l’estensione delle condotte idriche sul territorio”.

il nuovo impianto di affinamento acque

il nuovo impianto di affinamento acque

Il sindaco ha ricordato che “un’opera del genere è merito della tenacia di molte persone, a cominciare dal presidente della cooperativa La Molignana, Tommaso Procino, dall’ex presidente Vendola che ha concesso il finanziamento sollecitato da consiglieri dell’epoca (il riferimento è a Lino Romanelli, ndr), dai sindaci che mi hanno preceduto, dall’assessore Busto, che ha seguito l’evoluzione e l’ampliamento del progetto in ogni passaggio, e soprattutto dall’assessore Giannini che è stato determinante nel portare a termine un’opera nella cui validità credeva veramente”. Carlucci ha concluso ricordando che “Acquaviva per secoli ha dato da bere a tutte le popolazioni circostanti, ora continua a farlo ma in un’ottica ecologica e di rilancio dell’agricoltura”. Procino, dal canto suo, ha sottolineato l’importanza dell’opera non solo per il contenimento dei costi ma anche per la tutela della falda idrica di Acquaviva, destinata al depauperamento per l’eccessivo utilizzo.

Di seguito, una scheda sull’opera inaugurata oggi:

il nuovo impianto di affinamento acque

il nuovo impianto di affinamento acque

Com’è noto, la Regione Puglia è da tempo impegnata, tra l’altro, nell’attivazione di tutte le iniziative, sia regolamentari che infrastrutturali, finalizzate al miglioramento del Servizio Idrico Integrato (SII) per usi civili, con particolare riferimento all’esercizio dei sistemi di recupero e riutilizzo in agricoltura delle acque reflue urbane depurate e provenienti dai depuratori civili pugliesi, gestiti dal Soggetto Gestore del Servizio Idrico Integrato – Acquedotto Pugliese SPA.

Pertanto, nell’ambito dell’utilizzo delle risorse comunitarie del PO FESR 2007/2013, è stato, tra l’altro, finanziato e realizzato l’intervento riguardante il “Riutilizzo a fini irrigui delle acque reflue affinate e licenziate dal depuratore a servizio dell’abitato di Acquaviva delle Fonti (BA)”, di importo pari ad 4.475.484 euro in favore del Soggetto Attuatore – Comune di Acquaviva delle Fonti (BA) e del Soggetto Gestore della rete di distribuzione irrigua – Cooperativa La Molignana.

L’impianto depurativo di Acquaviva delle Fonti (BA) è dimensionato per un carico massimo di circa 30.500 AE ed una portata media di 275,88 mc/ora, ovvero, 6.600 mc/giorno

Garantisce i valori limiti previsti della “Tabella 4”, come previsto dal Piano Tutela Acque Puglia.

riciclo-acque-reflue-01L’intervento ha previsto, tra l’altro, la realizzazione della stazione di affinamento all’interno dell’impianto di depurazione per restituire, attraverso la debatterizzazione a raggi UV, un effluente idoneo al riutilizzo in agricoltura, ovvero, conforme ai requisiti chimico-fisici e microbiologici.

L’impianto di affinamento è dimensionato per trattare una portata media equalizzata di 6.720 m3/giorno, pari a circa 280 m3/h, superiore anche alla capacità del depuratore e alla sua portata di esercizio: infatti, può arrivare a trattare efficacemente una portata di 7.200 m3/giorno.

In particolare l’acqua che viene depurata dalla stazione di affinamento è successivamente inviata, attraverso una stazione di sollevamento, alla vasca principale di raccolta che ha una capacità pari a da 200 mc.

Dopodiché viene collettata alle 4 vasche di accumulo dei vari comprensori irrigui gestiti dalla Cooperativa La Molignana (“Santa Croce”, “Molignana-Filippone”, “Via vecchia Bari” e “Borgo”), in modo che all’interno di ciascuna vasca di accumulo (ogni singola vasca ha una capacita di circa 800 mc) essa possa essere miscelata eventualmente nei casi di maggior fabbisogno anche con l’acqua grezza emunta dal pozzo che era a servizio del singolo comprensorio irriguo.

I pozzi che erano annessi ai singoli comprensori irrigui hanno una profondità media che varia tra i 500 ed i 700 metri dal piano campagna. Degli undici comprensori irrigui esistenti e gestiti dalla Cooperativa la Molignana, sono stati interessati dall’intervento in parola, i primi quattro comprensori per una estensione totale di circa 162 ettari su 440 ettari totali, per uno sviluppo di rete idrica pari a circa 10 km.

Nel periodo di non utilizzo della risorsa idrica affinata, l’alimentazione alla vasca di rilancio delle acque da distribuire in agricoltura viene chiusa e le acque dunque confluiscono al recapito finale del depuratore, previsto dal Piano Tutela Acque, ovvero, il “Torrente Baronale – Affluente Lama Picone”.

Il Comune di Acquaviva delle Fonti e la Cooperativa agricola “La Molignana” hanno sottoscritto apposita convenzione, con la quale il Comune, proprietario delle infrastrutture realizzate con il finanziamento comunitario, affida senza oneri alla Cooperativa la gestione delle opere così come realizzate ai fini dell’uso della acqua reflua affinata nei Comprensori irrigui denominati “Santa Croce”, “Via vecchia Bari”, “Molignana – Filippone” e “Borgo”.

L’acqua reflua affinata e recuperata è conferita dall’Acquedotto Pugliese SpA alla cooperativa La Molignana senza oneri a carico di quest’ultima.

La stima conservativa dei costi di gestione della sezione di affinamento è stata effettuata dal Gestore dell’impianto (AQP SPA) ed è risultata pari a 0,23 €/m3 per l’intera stagione irrigua a carico della tariffa.

In definitiva l’intervento consentirà di raggiungere i seguenti obiettivi :

– Utilizzo di risorse idriche meno pregiate per usi compatibili;
– Salvaguardia della falda con una riduzione dei prelievi dalle acque sotterranee;
– Benefici derivanti dal “non scarico” con conseguente riduzione dell’impatto ambientale sul recapito finale;
– Contenimento dei costi per gli agricoltori attraverso la riduzione dell’utilizzo di fertilizzanti chimici nella produzione agricola e il consumo di energia elettrica per l’emungimento dell’acqua di falda che passa da 18 euro per ora a 8 euro per ora;
– Riappropriazione del territorio attraverso il recupero di aree a notevole valenza ambientale (lame, aree umide…);
– Riattivazione dei processi naturali di autodepurazione e di ricarica indiretta della falda.

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