Industria: Acquaviva inserita nelle aree di crisi industriale non complesse. Le domande dal 4 aprile
Le agevolazioni potranno riguardare sia le grandi che le piccole e medie imprese e si articoleranno in finanziamenti a tasso agevolato, contributi in conto impianti e partecipazione a capitale di rischio delle imprese.
Il territorio comunale di Acquaviva è stato inserito dal Ministero dello Sviluppo Economico tra le aree di crisi industriale non complesse individuate dal Decreto Direttoriale Mise del 19 dicembre 2016 .
Sará possibile accedere a finanziamenti e agevolazioni relative a realizzazione di nuove unità produttive, ampliamento di unità produttive esistenti, investimenti per la tutela ambientale e per l’efficienza energetica, risanamento dei siti contaminati e la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Possono accedere alle agevolazioni le imprese di qualunque dimensione costituite sotto forma di società di capitali, ivi incluse le società cooperative e le società consortili, economicamente e finanziariamente sane.
L’obiettivo è creare nuovi posti di lavoro attraverso l’ampliamento, la ristrutturazione e la delocalizzazione degli stabilimenti produttivi.
Di seguito una sintesi delle agevolazioni previste dalla Legge n.181/1989.
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La dotazione finanziaria prevista è di 124 milioni di euro
a valere sulle risorse del Fondo per la crescita sostenibile. Di questi, 44 milioni di euro sono accantonati a favore degli accordi di programma.
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L’investimento minimo è di 1,5 milioni di euro.
Possono essere oggetto di finanziamento i programmi di investimento produttivo, i programmi di investimento per la tutela ambientale e, a completamento dei precedenti e per un ammontare non superiore al 20% del totale degli investimenti ammissibili, i progetti per l’innovazione dell’organizzazione.
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Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 12.00 del prossimo 4 aprile 2017
Le domande devono essere trasmesse esclusivamente in via telematica a Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa) secondo le modalità e i modelli indicati nell’apposita sezione del sito internet dell’Agenzia dedicata alla legge n. 181/1989