Intercettati ad Acquaviva con bancomat rubato sull’autocarro: un arresto dei Carabinieri, recuperati 25 mila euro

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Il bancomat appena rubato a Bernalda, ma i carabinieri lo hanno recuperato ad Acquaviva. In manette un 47enne incensurato di Cellamare.

Due complici, incappucciati e con guanti ancora calzati, sono riusciti a fuggire dileguandosi per le campagne fra Acquaviva e Cassano.

Cellamare, in fuga col bancomat rubato a Bernalda: un arresto

Il bancomat era stato asportato la notte scorsa dalla filiale della Banca Apulia (Gruppo Intesa San Paolo) in Corso Umberto a Bernalda.
Per sradicare la postazione la banda aveva usato un escavatore rubato qualche ora prima da un deposito di una ditta edile del luogo, insieme a un Iveco Daily utilizzato per portar via la cassaforte e il suo prezioso carico.
Intercettati ad Acquaviva con bancomat rubato sull'autocarro: un arresto dei Carabinieri, recuperati 25 mila euro

foto www.sassilive.it

La cassaforte dell’istituto di credito, ancora intatta, era sull’autocarro Iveco Daily.

Il mezzo dei malviventi, individuati e inseguiti dai militari sulla circonvallazione di Acquaviva, è finito fuori strada, terminando la corsa contro un albero di ulivo.

I Carabinieri ritengono che il 47enne arrestato faccia parte di un gruppo criminale specializzato nei furti di bancomat ed operativo anche fuori Provincia e Regione, espediente utilizzato spesso dai malfattori per tentare di rendere più difficoltose le attività d’indagine da parte delle Forze dell’Ordine.

IL COMUNICATO STAMPA DEI CARABINIERI

Nelle nottata trascorsa i militari della Compagnia di Gioia del Colle (BA) hanno messo in atto il piano di controllo del territorio, predisposto a livello provinciale, finalizzato alla prevenzione ed al  contrasto dei reati predatori in genere, ed in particolare di quelli contro il patrimonio.

Tale dispositivo ha consentito, nelle prime ore della mattinata, di assicurare alla giustizia un soggetto, 47enne di Cellamare (BA), tra l’altro incensurato, responsabile, in concorso con altri, del furto della cassaforte del bancomat di una banca di Bernalda (MT), avvenuto poco prima.

Erano da poco trascorse le 03.30 circa, quando scattava l’allarme presso la filiale della Banca Intesa di Bernalda (MT). Sul posto giungevano i militari della Compagnia Carabinieri di Pisticci (MT), che constatavano lo sradicamento ed asportazione del bancomat della postazione ATM dell’Istituto di credito.

Nell’immediatezza dell’intervento, i Carabinieri di Pisticci rinvenivano, nelle adiacenze della banca,  una terna per movimento terra, utilizzata per l’azione criminosa e quindi per squarciare l’ATM.

La terna risultava asportata qualche ora prima da un deposito di una ditta edile di Bernalda (MT). Nella circostanza si appurava che, dall’impresa edile,  i malfattori avevano anche asportato un autocarro Iveco Daily.

I Carabinieri di Pisticci facevano quindi, immediatamente, partire le ricerche dei malfattori che venivano estese a tutti i Comandi limitrofi e quindi anche alla Centrale Operativa di Bari e di Gioia del Colle.

Dopo circa due ore dal furto, il mezzo rubato all’impresa edile di Bernalda, cioè l’Iveco Daily bianco, veniva localizzato, grazie all’ausilio dei Carabinieri di Pisticci che erano già sulle sue tracce, lungo la S.P. 205 – Circonvallazione di Acquaviva delle Fonti (BA) e veniva subito intercettato da una pattuglia della Compagnia di Gioia del Colle che iniziava a tallonare il mezzo.

Aveva così inizio una rocambolesca fuga, nel frattempo giungeva a supporto anche una seconda pattuglia della Compagnia di Gioia del Colle e, dopo circa 5 chilometri di inseguimento, il Fiat Daily, a causa della folle velocità raggiunta, fuoriusciva  dalla sede stradale, impattando contro un albero di ulivo.

Due occupanti, incappucciati e con guanti ancora calzati riuscivano  a dileguarsi per le campagne, fra Acquaviva e Cassano, facendo perdere le loro tracce, mentre un terzo complice veniva immediatamente raggiunto, bloccato e arrestato dai militari di Gioia del Colle.

Nelle tasche del 47enne i Carabinieri rinvenivano e sequestravano un telefonino con batteria staccata, una radiotrasmittente, vari arnesi da scasso ed una smerigliatrice.

Sul veicolo, invece, è stata recuperata la cassaforte dell’ATM ancora integra, cioè non ancora aperta e quindi con tutte le banconote all’interno, circa 25 mila euro, che sono state poi restituite all’avente diritto.

L’uomo è stato quindi tratto in  arrestato.

I Carabinieri ritengono che il 47enne faccia parte di un gruppo, specializzato nei furti di bancomat,  operativo anche fuori Provincia e Regione, espediente utilizzato spesso dai malfattori per tentare di rendere più difficoltose le attività d’indagine da parte delle Forze dell’Ordine.

Indagini in corso per l’identificazione degli altri componenti del gruppo malavitoso.

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