Alto tasso di socialiTOWN. Intervista allo scrittore e cantautore Eustachio Palazzo
Alto tasso di socialiTOWN.
Intervista all’esordiente scrittore e cantautore Eustachio Palazzo targata L’INCONTRO onlus.
Di Maria Gargano
Valicando il conflitto di interessi e la rivalità quasi sempre taciuta tra scrittori, soci della medesima associazione culturale, L’INCONTRO onlus di Acquaviva delle fonti, abbiamo chiesto alla nostra redattrice Maria Gargano di cercare di entrare un po’ di più nell’animo dell’autore Eustachio Palazzo.

Alto tasso di socialiTOWN. Intervista allo scrittore e cantautore Eustachio Palazzo
Citeremo George Orwell, pseudonimo di Eric Arthut Blair (Motihari, 25 giugno 1903- Londra, 21 gennaio 1950) scrittore, giornalista, saggista, attivista e critico letterario britannico dal suo “Perché scrivo” piccolo saggio pubblicato nel 1946:
<<… ma prima che egli inizi a scrivere avrà acquisito un atteggiamento emotivo dal quale non potrà mai scappare del tutto. È indubbiamente suo compito disciplinare il suo temperamento ed evitare di rimanere bloccato in una qualche fase immatura, in un certo stato d’animo perverso, ma se scappa dalle sue prime influenze del tutto, avrà ucciso il suo impulso a scrivere.>>
Quindi non chiederemo ad Eustachio perché abbia iniziato a scrivere ma lasceremo che ce lo riveli inevitabilmente; lo immagineremo seduto ogni giorno alla stessa panchina a piazza Kolbe, come ci racconta, guardare estasiato il cielo in cui scie di aerei si incrociano disegnando nel cielo parole nuove, destando l’attenzione della gente non abituata a vedere poeti che scrivono per strada. Questa immagine si ripete nel racconto di una passione per la scrittura su fogli di plastica trasparenti, quasi a proteggere le sue parole ed evitare che gli venissero derubate, e quindi in un certo senso arrivare ad emulare la scrittura su quel cielo con le scie bianche.
M.G. – Ci parli di lei in tre semplici parole.
E.P. – Sognatore, principi, impegno.
M.G. – Poesie scritte sui bigliettini di carta e attaccati ai muri, sul palo della luce, sulla porta dell’associazione. Ci racconti cosa animava la sua mente prima di entrare a far parte della ‘’famiglia’’ L’INCONTRO onlus.
E.P. – Provavo una grande paura e insieme forte desiderio di condividere i miei pensieri, i miei ricordi che da vent’anni scrivo ogni notte, quasi a lasciar traccia del mio percorso di vita. E’ come se le mie poesie fossero delle foto nella fase più delicata dello sviluppo, quando, se la luce rompe il buio, l’immagine “s’impressiona” e, così, allo stesso identico modo temevo accadesse a chi venisse in contatto con ciò che la mia anima mi aveva dettato. Entrare a far parte de L’INCONTRO, è stato un richiamo naturale che mi ha fatto conoscere meglio una realtà accogliente e prolifera.
M.G. – Il suo primo libro, quindi, “Sostanziando sogni d’eccellenza mi approssimo al sublime’’ raccoglie le sue poesie creando una sorta di varco dalla sua anima verso il mondo. Cosa fa ora, tra la follia dell’universo e il sublime a cui ognuno di noi anela?
E.P. – Mi rendo conto di aver tirato fuori tutto di me, affrontando la cattiveria che, per tanto tempo, mi ha soggiogato; a tratti me ne pento e a tratti penso sia stata la scelta giusta, con la ferma volontà di rimanere fedele a me stesso e ai miei principi per contrastare quella follia che io chiamo cattiveria.
M.G. – Un nuovo libro, anzi due a cui sta lavorando, sempre fuori dal mondo tecnologico ma non troppo. Non possiede un telefono cellulare e la si può contattare unicamente venendo a citofonare al suo portone. Eppure le sue poesie e canzoni cover e non, sono nell’etere rispettivamente sui canali youtube “Eustachio Palazzo editor” e “Eustachio Palazzo (tema)”.
E.P. – Ho dei collaboratori che mi aiutano in questo, non avendo io i mezzi per farlo; non ho nemmeno il televisore in casa, figuriamoci un computer. Sono dovuto scendere a compromessi e credo che dovrò farne ancora perché non posso fingere di non capire che, al web, è affidata buona parte della pubblicità e, quindi, la possibilità di rendere pubblico ciò che creo con le parole. Ovviamente il mio approccio a tali mezzi rimane di extrema ratio.

Alto tasso di socialiTOWN. Intervista allo scrittore e cantautore Eustachio Palazzo
<<Nero nero
… Nello spazio e nel pensiero
Avverto interferenze
Ho le scatole piene
Ne ho piene le dispense…
… Ad aspettar ‘sto quattro ottobre
Con un velo che già copre
Di tristezza la mia faccia,
Se perdo la pazienza
Succede che m’incazzo…’’
Questo un tratto di una delle sue ultime poesie a sottolineare la sua avversione all’incuranza, alla maleducazione o semplicemente al giudizio gratuito della gente.
Il nostro autore che, vediamo in giro tutto il giorno per il paese, con la sua scorta di libri, quasi a far rivivere il compianto editore- artigiano acquavivese Giuseppe D’Ambrosio Angelillo (fondatore dalla casa editrice “Acquaviva’’) che vendeva i suoi libri solo tramite il contatto diretto, dietro la sua bancarella in piazza Duomo a Milano; con estrema umiltà svia il paragone dicendosi mosso dalla convinzione di dover continuare a scrivere e da una forza straordinaria che va oltre la sua prestanza fisica, fino ad avere le bolle ai piedi ogni giorno quando fa rientro a casa.
Katia innamorata – Youtube Eustachio Palazzo (tema)