La protesta della minoranza: “Non parteciperemo ai prossimi Consigli comunali”

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Protesta della minoranza ad Acquaviva che non prenderà parte ai prossimi Consigli comunali.

Al centro della decisione, annunciata con un comunicato dai Consiglieri Claudio Giorgio, Franco Montenegro, Tommaso Montenegro, Piero Depascale e Claudio Solazzo, l’amore per la democrazia, la libertà e il rispetto per il mandato.

Protesta della minoranza ad Acquaviva

Pero Depascale

“Troppe volte, nel corso di questi anni, abbiamo denunciato da parte di questa Amministrazione comunale un modo di gestire la cosa pubblica ben lontano dal poter essere definito democratico.

Claudio Giorgio

Decisioni imposte in maniera autoritaria, opposizione e cittadini mai ascoltati e mai realmente coinvolti, istituzioni, associazioni e mezzi di informazione sviliti e mortificati, offese personali di ogni genere contro i rappresentanti eletti dal popolo, continue allusioni e sbeffeggiamenti tipici di chi vive nella convinzione di superiorità sono tutti modi di fare e di operare troppo distanti dal nostro concetto di democrazia che, ogni giorno, ci sforziamo di onorare e tutelare.

Tommaso Montenegro

Le possibili dimissioni che si è visto costretto ad annunciare il Consigliere Claudio Giorgio rappresentano l’ultima conseguenza di lesione al naturale corso della libertà nella nostra Acquaviva, di fronte al quale il silenzio si traduce in complicità.

Franco Montenegro

L’amore per la democrazia e la libertà e il rispetto per il mandato conferitoci dai cittadini ci impongono, su questa gravissima vicenda, una forte presa di posizione, invero a lungo ponderata e valutata in tutti i suoi aspetti.

Claudio Solazzo

Per queste ragioni, al fine di dare un forte segnale a chi governa, ricordando che dovrà risponderne a tutti i cittadini, a partire dalla prossima convocazione del Consiglio comunale e fino a nuova determinazione, gli scriventi Consiglieri Claudio Solazzo, Franco Montenegro, Tommaso Montenegro e Pietro Depascale, insieme al Collega Claudio Giorgio, non saranno presenti nell’Aula storicamente adibita all’esercizio della democrazia”.

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