La scuola rurale della Cimaglia ospiterà un centro per immigrati

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Taisyr HasanTorna a vivere la scuola rurale della Cimaglia. Il vecchio edificio sulla via per Laterza (strada alternativa per Gioia e Santeramo) ospiterà una fattoria sociale nella quale lavoreranno otto immigrati che faranno fruttare terreni confiscati alla criminalità organizzata. Sarà l’associazione Abusuan di Bari il capofila del progetto “AgriCulture” che si è aggiudicata i finanziamenti della Fondazione Con il Sud per ristrutturare e avviare l’inserimento occupazionale dei cittadini stranieri che saranno selezionati con la collaborazione dell’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Acquaviva, con una corsia preferenziale per i profughi ospitati nelle strutture della zona. “E’ un progetto pilota – spiega Taysir Hasan, presidente di Abusuan, associazione barese molto attiva nel settore dell’intercultura  – che potrà estendersi ad altri centri della Città Metropolitana. E’ un’idea esemplare per l’inserimento lavorativo degli immigrati, fondato sull’autocostruzione e sull’autoimprenditorialità”.  L’iter amministrativo per la realizzazione del progetto, seguito dall’assessore ai Lavori Pubblici Austacio Busto, è stato particolarmente faticoso: la scuola, che un tempo ospitava corsi mattutini e serali per studenti provenienti dalle campagne circostanti, era di proprietà del Comune ma fu realizzata su un terreno della Provincia ed è stato difficoltoso ricostruire i documenti che attestavano i titoli di proprietà dell’immobile.

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