Leggere per crescere
Ieri nella biblioteca comunale il secondo appuntamento del Maggio all’infanzia 2016.
di Maria Gargano
Abbiamo incontrato l’assessore ai servizi sociali Tina Capozzo, impegnata nel coordinare e seguire le attività del Maggio all’infanzia, in collaborazione con l’assessore alla cultura Mariella Nardulli. Ci ha parlato, così, del laboratorio tenutosi nella mattinata di ieri in piazza Garibaldi, presso la biblioteca comunale. Secondo appuntamento di una lista fitta di eventi che nell’arco di questo mese, come ogni anno, è dedicato ai più piccoli e alla cultura.
Per un paio d’ore un gruppo corposo di bambini, dai tre agli otto anni, è stato partecipe del laboratorio ”Piccoli lettori, piccoli madonnari” a cura di Maria Antonietta Quatraro e Ida Ciccarone, in collaborazione con la libreria Mondadori. L’entusiasmo dei bambini è stato come sempre forte e coinvolgente; alcuni di loro hanno anche letto ad alta voce rendendosi protagonisti di letture condivise e, in seguito, hanno dato sfogo alla loro creatività disegnando e colorando per terra riportando, così, in vita un’antica tradizione di Acquaviva, quella dei madonnari.
Il fascino della lettura, sin dalla tenera età, dà la possibilità ai bambini di imparare a stare ”fermi”, di capire cosa significa prestare attenzione e, nello stesso tempo, gli permette di creare nella mente e lasciare andare la fantasia in luoghi magici che aiutano a crescere.
Il prossimo appuntamento con le letture in ”Seminiamo letture” andrà a chiudere il maggio all’infanzia martedì 31 maggio alle 18,00 presso il parco giochi di via Vittime di via Fani.
Le due educatrici, però, già note per il loro impegno nel portare gli albi illustrati alla portata di quanti più bambini possibile, coadiuvando alla necessità e desiderio di realizzare una ”Biblioteca per bambini”, progetto avviato da Annamaria Vavalle, durante il suo assessorato ai servizi sociali, continueranno ad offrire iniziative gratuite anche fuori dal maggio all’infanzia.
”La biblioteca per bambini– precisa Tina Capozzo- è solo il primo passo per rendere i bambini personaggi principali della vita del proprio paese, lasciandoli liberi di esprimersi e magari dar voce ai loro desideri o suggerimenti. E’, quindi, mio intento creare una sorta di casella postale dedicata ai bambini, che dia loro le modalità di entrare in amministrazione.”