Posto Occupato, un atto dedicato alle donne vittime di violenza

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Sono 85 le donne di tutte le età uccise dall’inizio dell’anno, ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società.

Ad Acquaviva dal 18 al 26 novembre i Servizi territoriali della ASL BA e del Comune hanno allestito una sedia dedicata.

Quella sedia è RISERVATA ad una donna uccisa nel corso di questo anno, per consentirle di continuare ad esistere ed anche per sensibilizzare la popolazione a reagire contro ogni forma di violenza di genere.

Molte sono le donne che utilizzano gli sportelli del Centro Antiviolenza CAV (LiA) nel nostro Distretto DSS5.

Da quando è stata aperta la sede CAV ad Acquaviva, dove le donne sono ascoltate in modo protetto, le richieste sono in costante aumento 

Il numero del CAV da contattare è +393889898797

La violenza sulle donne, va ricordato, è tra le violazioni dei diritti umani più diffuse al mondo. Comprende, ad esempio, reati come la violenza sessuale, lo stupro, senza dimenticare quella psicologica.

In Italia e nel mondo subisce violenza, mediamente, una donna su 3 dai 15 anni in su. Può accadere ovunque: dentro le mura domestiche, sul posto di lavoro, per strada.

Esemplificativo è il dato del 53% di donne in tutta l’Unione Europea che afferma di evitare determinati luoghi o situazioni per paura di essere aggredita.

Ma sono spesso i partner o ex partner a commettere gli atti più gravi: in Italia sono infatti responsabili del 62,7% degli stupri.

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come data in cui ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica in quel giorno.

Una data importante, per ricordare a tutti che il rispetto è alla base di ogni rapporto e che non possiamo continuare a veder crescere il numero delle donne che subiscono violenza.

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