“Quello deve morire!” Il fuori onda di Pistilli contro Colafemmina
Pernicioso fuori onda di Franco Pistilli, sorpreso dalla fotocamera installata per la diretta del consiglio comunale in piazza dei Martiri a parlare in termini sprezzanti del suo ex avversario di centrodestra nell’ultima competizione elettorale.
Il siparietto è stato rivelato dallo stesso Colafemmina, che ha dedicato alla caduta di stile del consigliere comunale un lungo video di denuncia.
“Pistilli insegna l’arte dell’odio – commenta Colafemmina – io devo morire perché rappresento una logica diversa dalla sua, fondata sui contenuti anziché sulla propaganda, forse perché sono un imprenditore”.
La gaffe dell’ex sindaco arriva nel momento in cui i consiglieri di minoranza si riuniscono dopo aver chiesto la pausa per decidere il nome da candidare a vicepresidente del consiglio comunale, dopo che Mimmo Maurizio, dei 5 Stelle, proposto dalla minoranza, aveva dichiarato la sua indisponibilità ad accettare la carica.
Il sindaco Davide Carlucci aveva proposto la candidatura a presidente di Francesca Pietroforte forte di 518 preferenze, “un risultato mai visto ad Acquaviva che premia una donna che per cinque anni ha saputo interpretare molto bene il suo ruolo”
I consiglieri di minoranza rinunciano così a indicare propri nomi per la presidenza. Lo stesso Mimmo Maurizio, dei 5 Stelle, proposto da Pistilli, fa sapere di non essere interessato.
E così, dopo aver proposto inutilmente Pietro D’Antini e Tommaso Montenegro, Pistilli si dichiara disponibile a votare per la Pietroforte ma rivendica la vicepresidenza e per questo chiede la sospensione.
Alla riunione però Colafemmina non viene invitato. Maurizio chiede invece che venga coinvolto: “Mimmo non rompere … – taglia corto Pistilli – quello deve morire .. quello deve morire!”
Il fuori onda di Pistilli – min. 1h:25 –
Alla ripresa dei lavori, Maurizio si adegua alla linea della minoranza (Colafemmina escluso) e compatta cinque voti per Montenegro.
Solo Colafemmina vota per se stesso. Ma ha dalla sua i voti della maggioranza e viene eletto vicepresidente del consiglio comunale.
“Pistilli sembra aver architettato tutta la sua strategia solo per vendetta nei confronti del suo ex competitor – commenta Davide Carlucci – e questo mi convince ancor di più del fatto che sia stato giusto sostenere una figura indipendente sia dalla maggioranza che dall’opposizione: la maggioranza non si poteva rendere complice di un regolamento di conti tutto interno alla minoranza. A Pistilli dico di usare un lessico meno minaccioso perché così si inietta il virus del rancore nella vita della nostra comunità. E gli consiglio anche di aggiornare le sue strategie, che non sembrano funzionare più come una volta”