Sgominata la “Banda della BMW”, quattro erano albanesi ma residenti tra Cassano e Santeramo

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Operazione dei carabinieri di Triggiano: attribuiti alla «banda della Bmw» 20 colpi, alcuni probabilmente anche ad Acquaviva.

I carabinieri di Triggiano hanno fermato per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti, ricettazione e riciclaggio, cinque pluripregiudicati tra i 23 e i 53 anni, di cui quattro originari del nord dell’Albania ma residenti da oltre un ventennio nei territori di Cassano delle Murge e Santeramo in Colle.

In manette sono finiti N.X. 41enne, N.M. 39enne, N.V. 27enne, M.K. 23enne, P.E. 53enne, i primi quattro originari del nord dell’Albania. Ci sono anche tre altri italiani indagati come fiancheggiatori del gruppo.

TRIGGIANO Arrestati i comonenti della banda della bmw TG TELEREGIONE 01 07 2019 1

L’attività investigativa era iniziata per contrastare una lunga serie di atti criminali che stava affliggendo da tempo la  provincia barese e che potrebbe aver riguardato anche Acquaviva.

Ricordiamo, infatti, l’assalto alla farmacia Paolicchio di Via Monsignor Laera ad ottobre 2017, quando due rapinatori armati di pistola dopo aver minacciato il dipendente in servizio e raccattato il bottino fuggirono via a bordo di un’auto di grossa cilindrata.

Sospetta, inoltre, la sparatoria ingaggiata a settembre 2017 da una pattuglia della Vigilanza “La Fonte” che, durante un giro di perlustrazione, intercettò quattro malfattori, tutti con il volto coperto, mentre a bordo di una Bmw nera tentavano di mettere a segno un furto ai danni della caffetteria Arena in Piazza Moro, nei pressi della Stazione Ferroviaria di Acquaviva.

Lo scorso febbraio i Carabinieri, dopo un rocambolesco inseguimento, riuscirono ad arrestare a Capurso un pregiudicato 23enne albanese, ritenuto uno dei componenti della “banda della BMW”, protagonista di numerose azioni criminali.

Nel corso dell’operazione, due militari rimasero feriti, ma vennero rinvenuti e posti sotto sequestro una pistola a tamburo, cartucce, attrezzi da scasso, centraline universali e una lastra in acciaio posta a protezione della parte posteriore della BMW.

Tre complici riuscirono a darsi alla fuga ma, evidentemente, l’operazione dello scorso febbraio ha contribuito a chiudere il cerchio sull’intera banda.

La “Banda della Bmw”  ogni notte effettuava delle vere e proprie scorrerie durante le quali metteva a segno numerosi colpi, effettuando in particolar modo furti all’interno di esercizi commerciali, stazione di servizio, bar e tabaccherie, nonché numerosi furti di autovetture e finanche assalti a bancomat di banche e poste con l’utilizzo di esplosivo.

Più volte la banda – come accaduto anche ad Acquaviva – ha operato riuscendo a sfuggire alle forze dell’ordine, scappando a bordo di auto di grossa cilindrata e posizionando sulla strada massi e chiodi per mettere le pattuglie in difficoltà.

Agli arrestati sono stati attribuiti ben 20 colpi per diverse centinaia di migliaia di euro. 

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