Sinistra Italiana: alla partecipazione e alla trasparenza si preferisce sbattere le porte in faccia ai cittadini

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Anche Sinistra Italiana, dopo gli interventi pubblici del Movimento “VIVA” e del Gruppo Consiliare del Partito Democratico, ha diffuso un comunicato per spiegare perché il capogruppo consiliare, Beppe Di Vietri, aveva proposto di votare per rendere pubblica la seduta dello scorso 21 Settembre indetta per discutere dei fatti e delle conseguenze dell’indagine nota come “Pura Defluit”.

Sinistra Italiana Acquaviva

Nel corso di questi anni – sostiene Sinistra Italiana – abbiamo assistito ad un progressivo allontanamento dei cittadini dai luoghi della politica, ad un crollo della fiducia nei confronti delle istituzioni democratiche, e non c’è da meravigliarsi che questo accada se alla partecipazione e alla trasparenza si preferisce sbattere letteralmente le porte in faccia ai cittadini.

Sinistra Italiana sottolinea il grave e illogico comportamento dell’opposizione che ha votato per la seduta segreta, giustificando questa scelta come un modo per sottolineare il diverso orientamento di voto della maggioranza, salvo poi abbandonare l’aula consiliare con un pretesto, sottraendosi al dibattito e al confronto.

Il consigliere comunale di opposizione Piero Depascale, infatti, aveva pubblicamente chiesto la celebrazione di un consiglio comunale monotematico che potesse affrontare il caso “Pura defluit”, invitando il Sindaco Carlucci a “rimettere il mandato ai cittadini qualora la richiesta del centrodestra non fosse stata accolta”. 

Questo atteggiamento – conclude il comunicato di SI – nel migliore dei casi rivela assoluta mancanza di argomenti e incapacità di dare un contributo di qualsiasi tipo alla crescita di questa comunità o, nel peggiore, significa venire meno al proprio ruolo istituzionale.

Di seguito il comunicato integrale diffuso da Sinistra Italiana:

 

“Pochi giorni fa il Consiglio Comunale è stato chiamato a discutere di una vicenda di una certa importanza, riguardante i fatti e le conseguenze dell’indagine nota come “Pura Defluit”.

Sarebbe un errore considerare questa come una semplice vicenda giudiziaria, un fatto di cronaca riguardante un circoscritto tentativo di corruzione di amministratori pubblici e limitare di conseguenza il dibattito politico a quanto emerso dall’attività investigativa così come è stata divulgata dalla stampa nazionale e locale.

Il compito del consiglio comunale non è quello di commentare indagini o di sostituirsi all’attività di magistrati e giudici per emettere condanne o sentenze di assoluzione. Non ha né gli elementi né le competenze per farlo. La questione meritava una analisi seria, trasparente, partecipata ed aperta da parte del Consiglio Comunale.

Ritenevamo che in quella sede si potesse alzare il livello della discussione per interrogarci più in generale sui fenomeni di corruzione che legano in maniera trasversale la politica, la burocrazia e l’imprenditoria, sulle cause alla base di questi fenomeni, sulle azioni di contrasto che nel nostro piccolo possiamo mettere in campo a livello politico, amministrativo e culturale per evitare che quanto successo oggi possa accadere in futuro.

Per questo motivo il nostro capogruppo consiliare, Beppe Di Vietri, ha proposto di votare per rendere la seduta pubblica. Non crediamo abbia molto senso discutere in segreto di legalità e azioni di contrasto alla corruzione, pensiamo che tutti abbiano diritto ad essere informati sul comportamento tenuto dal Sindaco e dall’assessore ai Lavori Pubblici nell’esercizio delle loro funzioni istituzionali, sulle conseguenze amministrative che questa vicenda ha avuto per i lavori di ristrutturazione del Teatro Comunale e per l’ampliamento dell’impianto per l’affinamento delle acque reflue.

E se anche si fosse entrati nel merito dei fatti nessuno avrebbe potuto aggiungere niente di nuovo rispetto a quanto è già di pubblico dominio grazie a stampa e TV.

Nel corso di questi anni abbiamo assistito ad un progressivo allontanamento dei cittadini dai luoghi della politica, ad un crollo della fiducia nei confronti delle istituzioni democratiche, e non c’è da meravigliarsi che questo accada se alla partecipazione e alla trasparenza si preferisce sbattere letteralmente le porte in faccia ai cittadini.

Tuttavia dobbiamo sottolineare il grave e illogico comportamento dell’opposizione che ha votato per la seduta segreta, giustificando questa scelta come un modo per sottolineare il diverso orientamento di voto della maggioranza (quando avrebbero potuto farlo in maniera più efficace astenendosi, se ci tenevano a rendere pubblico il dibattito) per abbandonare successivamente l’aula consiliare con un pretesto, sottraendosi al dibattito e al confronto.

Questa atteggiamento rivela, nel migliore dei casi, assoluta mancanza di argomenti e incapacità di dare un contributo di qualsiasi tipo alla crescita di questa comunità o, nel peggiore, significa venire meno al proprio ruolo istituzionale, vuol dire rinunciare all’esercizio della propria funzione di controllo dell’azione amministrativa, non avere alcun rispetto per la carica che si ricopre e per i cittadini da cui hanno ricevuto il mandato. In ogni caso abbiamo assistito ad un atteggiamento profondamente offensivo nei confronti delle istituzioni e di tutta la città.

Ci auguriamo non accada mai più di assistere a questi comportamenti, che si restituisca dignità al Consiglio Comunale. Sarebbe anzi interessante se il Comune si attrezzasse d’ora in poi per trasmettere in diretta streaming tramite i propri canali ufficiali le sedute consiliari, al fine di garantire la massima pubblicità e trasparenza dei dibattiti istituzionali”.

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