Slitta all’inverno Jazzset 2016. Netti: “Ritardi della Regione, perdite per 25mila euro”

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Non si svolgerà a settembre la rassegna Jazzset: visti i ritardi nell’attribuzione dei fondi dalla Regione, l’organizzatore Giuseppe Netti ha deciso di rinviare l’evento a questo inverno.

A darne notizia è lo stesso Netti con un comunicato stampa:  “La rassegna Jazzset, a cura dell’associazione Cafè 1799, in 15 anni ha organizzato ad Acquaviva delle Fonti più di 300 concerti con artisti provenienti da tutta Italia ed ospiti di caratura internazionale. L’intento è sempre stato quello di promuovere il territorio attraverso una manifestazione che contribuisse alla divulgazione di un genere musicale che in Puglia vanta numerosissimi artisti e produzioni discografiche di assoluto prestigio, riconosciute a livello internazionale.

Ed è con questo spirito che si sono superate una moltitudine di difficoltà in ordine al reperimento dei fondi ed ai rapporti con gli enti pubblici: a tal proposito è doveroso sottolineare che dal 2002 la realizzazione della rassegna Jazzset sia stata sostenuta per la quasi totalità dei costi da sponsorizzazioni mentre dal 2006 l’intervento della Regione Puglia ha contribuito in modo determinante alla crescita della stessa, uscendo così dal contesto localistico che troppo spesso caratterizza gli eventi dei comuni pugliesi.

Ciò nonostante l’impegno di chi vi scrive non è stato solo quello di curare l’organizzazione della rassegna Jazzset e la direzione artistica, beneficiando dei preziosi consigli di numerosi artisti non solo pugliesi, ma anche e soprattutto quello economico; infatti, trattandosi di una manifestazione cofinanziata dagli enti pubblici e da privati, tutti i costi, per regolamento regionale, vanno interamente anticipati dal soggetto attuatore.

Non è difficile quindi intuire le problematiche intervenute in questi anni se si pensa che dal 2009 hanno pesato come un macigno: patto di stabilità, ritardi di anni nella liquidazione dei contributi regionali, crisi economica e relativa mancanza di sponsor, assenza totale di fondazioni che sostengano il settore culturale pugliese.

Questa situazione negli ultimi anni, per cause non ascrivibili all’organizzazione, ha prodotto una perdita di circa € 25.000, per mancato rimborso di somme anticipate, perdita che si è ribaltata su chi tali somme ha anticipato o garantito ovvero il sottoscritto e la sua famiglia.

Perdita che si è prodotta per 19.000€ a settembre 201Jazzest 20161: un presunto errore formale, rivelatosi poi, per stessa ammissione di alcuni dipendenti regionali, di dubbia interpretazione, ha sancito un pari decurtamento sulle somme già stanziate dalla Regione Puglia ed anticipate dalla Banca Prossima all’ Associazione.

E per circa 6.000 € nel 2015: a dicembre 2015 l’Associazione Cafè 1799 o meglio la Banca Prossima, che tali somme aveva in parte anticipato, vantava un credito nei confronti della Regione Puglia per ca. 30.000 € per saldo contributi risalenti al 2012/2013/2014). L’ erogazione di tali somme avvenuto a febb.2016 ha subito la decurtazione di ca. 6.000€ reclamate da Equitalia per interessi di mora, aggi e quant’altro per ritardati pagamenti. Ovviamente l’Agenzia delle Entrate-Equitalia non usa alcuna indulgenza per chi ha contratto tali ritardi subendoli a sua volta da parte della Pubblica Amministrazione.

Tutto ciò è ancora più paradossale se si pensa che l’Associazione Cafè 1799, come tutte le Associazioni Culturali non ha finalità di lucro, e quindi non può e non deve rispondere di problematiche di carattere istituzionale nel correre rischi di impresa non avendo come contropartita un ritorno reddituale.

Per questa ragione ed in virtù del rinvio, probabilmente ad ottobre, degli stanziamenti regionali in favore delle attività di spettacolo, pur ringraziando l’amministrazione comunale di Acquaviva delle Fonti per lo stanziamento di 3.900 € (purtroppo insufficiente a garantire da solo il livello qualitativo delle passate edizioni), la rassegna Jazzset subirà uno slittamento al prossimo inverno, sperando che la Regione Puglia voglia premiare gli sforzi ed i sacrifici profusi nell’interesse di una comunità, evitando che un’ ulteriore difficoltà mini un lavoro fatto di passione per la musica e la nostra terra”.

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