‘’Sogno di una notte d’acqua’’… viva

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Inaugurata l’opera d’arte di Luis Gomez de Teran sulla palazzina di via D’Annunzio della zona ex 167.

di Maria Gargano

sogno-di-una-notte-di-acqua-02Ieri pomeriggio, in via D’Annunzio, alla presenza del sindaco Davide Carlucci, del direttore generale ARCA Puglia Centrale Sabino Lupelli, l’assessore ai beni culturali e opere pubbliche Austacio Busto, veniva inaugurato il primo epico lavoro di street art nella nostra cittadina. Un progetto fortemente voluto da Stefano Capozzo, in arte Steca, membro dell’associazione culturale ARCI Urlo, nell’ambito delle Distorsioni Visive del Distorsioni Sonore Festival 2016, e sposato dall’amministrazione comunale tutta.

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L’autore, Luis Gomez de Teran, al secolo aka Gomez, nato a Caracas nel 1980, vive a Roma dove ha messo in pratica i principi di un’arte che impersona il suo talento e che ha scoperto fuori dai banchi di scuola grazie alla gente incontrata per il mondo, dall’Inghilterra all’India, passando per la Germania.

Da poco terminata la sua prima personale di pittura alla Galleria Varsi di Roma, “Nox omnibus lucet” (La notte splende per tutti), una notte che accompagna le sue creature… uomini nudi nelle membra segnate dalla vita, che tra luce ed ombra portano l’anima dello street artist a vivere a cospetto dei suoi spettatori. Gomez realizza per noi, quindi, in una sorta di estemporanea lunga tre giorni, un’opera che si inserisce nell’ambito del progetto di decoro urbano e riqualificazione delle periferie qui ad Acquaviva. La Bellezza irrompe nel paese e porta solo buoni frutti. Sembra che qualcosa stia cambiando ora che le cose sono cambiate… che la Bellezza ormai ci guidi verso un decoro e una riconsiderazione degli ambienti periferici e dei loro abitanti, attraverso le persone e le sinergie, le strutture e i talenti; tutti uniti nel rendere vivo, oltre ogni retorica, il notro paese.

Sabino Lupelli interviene a sottolineare la volontà dell’ARCA Puglia di ristrutturare esternamente le palazzine di loro competenza e puntualizza di aver acceso in bilancio la spesa relativa ai lavori già periziati per il valore di un milione di euro, mentre il sindaco Carlucci, ringraziando Lupelli e, soprattutto Gomez per il suo operato, rimarca l’intento dell’amministrazione a voler riqualificare le periferie del paese, dando priorità alle esigenze dei cittadini che, proprio ieri hanno voluto manifestare le perduranti difficoltà nella gestione delle invalidità presenti. Grande, però, è l’entusiasmo della gente del quartiere per l’opera ricevuta in regalo, per aver avuto modo di conoscere un artista dello spessore di Luis Gomez de Teran e per l’attenzione degli organizzatori e chiunque abbia avuto parte al progetto, il tutto ricambiato con estrema ospitalità, genuinità e cortesia ogni giorno durante i lavori e, ieri, con un caloroso banchetto ristoro dove si potevano gustare ottimi panzerotti fritti preparati in casa, perfetto passe-partout per far festa.

Sabino Lupelli inaugurazione opera di Luis Gomez de Teran

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Il saluto ad Acquaviva di Luis Gomez de Teran

Nel frattempo la Gomez mania conquista Acquaviva tramite facebook con le foto relative all’opera dal suo nascere al suo battesimo, e non mancano attestazioni di stima e gratitudine anche da parte di ragazzi fuorisede che esprimono il loro magone al sindaco, nel lasciare ogni volta il loro paese natio, un paese sempre più bello, un paese in cui si respira aria di cambiamento.

<<L’Arte ha invaso le strade, posti abbandonati vengono riqualificati, iniziative musicali riempiono le piazze e tutto merito di giovani menti e di un grande sindaco che pensa davvero ai bisogni dei suoi cittadini. Grazie Davide Carlucci.>> scrive Mark nel gruppo Acquaviva Partecipa, qualche giorno fa. Andar via è difficile ma a volte inevitabile… come inevitabile è, per chi resta, cercare di rendere florida la culla delle nostre radici… e il nostro sindaco ne ha premura.

Maria Gargano

Autrice della pagina facebook ‘’Ermetica..mente’’, una maniera per dar vita alle mie parole, mandarle in giro per il mondo... dalla mia mente a quella di chi legge, un viaggio per il mondo e ritorno. Una pagina in cui vive a pieno il mio amore per l’ermetismo, innato, prepotente, lasciato lì in attesa... finché ho deciso di dare voce alla mia anima… costantemente in lotta contro il tempo che avanza lasciandoci un attimo dopo il presente, tra il passato appena strappatoci e il futuro sempre troppo in anticipo… in continuo deficit di bilancio con ciò che avremmo voluto e soprattutto potuto fare, rispetto a ciò che abbiamo realmente fatto. Una voglia di fermarlo, il tempo, almeno nelle parole, per potercisi rituffare rileggendole. Un turbinio di sensazioni che stanno dietro e dentro ad un linguaggio criptico che non si può spiegare ma solo capire. Con un romanzo nel cassetto e la voglia di concedermi il tempo per scrivere, nella frenetica voragine dettata dal tempo, in una quotidianità fatta di responsabilità, oneri, famiglia, amore e sogni tenuti a mezz'aria. In tutto questo, la passione per il giornalismo telematico si fa spazio, in me, per gioco o condizione e mi mette ogni volta alla prova, come la prima, nella stesura di articoli in cui il linguaggio deve mantenersi chiaro, esplicito e condivisibile, lontano dal mio modo di narrare le emozioni. Forte motivazione è il desiderio di sottolineare la bellezza delle cose, da uno spettacolo teatrale ad una manifestazione cittadina, ad una persona talentuosa, qualsiasi cosa meriti essere ricordata in maniera indelebile.

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