Vertenza Natuzzi, licenziamento illegittimo per 256 operai. Le dichiarazioni di Giuseppe Lassando e Vincenzo Petrelli
Il Tribunale di Bari ha dichiarato illegittimo il procedimento con il quale la NATUZZI SPA ha licenziato 256 dipendenti.
Tra i dipendenti che lottano per il ripristino della posizione lavorativa anche gli acquavivesi Giuseppe Lassando e Vincenzo Petrelli
Con tre ordinanze molto ben articolate nel merito, il Tribunale del Lavoro di Bari ha dichiarati illegittimi i licenziamenti comminati a tre lavoratori del noto polo pugliese del salotto NATUZZI SPA, condannando la società soccombente alla immediata reintegrazione nel posto di lavoro e al risarcimento dei danni subiti dai dipendenti, liquidandoli in misura pari alle retribuzioni non percepite dalla data di licenziamento fino a quella di effettiva reintegra.
Le censure mosse in ricorso dal legale dei lavoratori sono state integralmente accolte dal Tribunale del Lavoro, che ha stigmatizzato l’operato della società, avendo la stessa unilateralmente prescelto il personale da licenziare, in violazione dei criteri di scelta imposti dalla legge.
Le decisioni, di rilevante importanza per i lavoratori esclusi dal processo produttivo dopo svariati anni di cassa integrazione, si afferma in una nota dell’avv. Francesca Chietera, “rappresentano il primo passo verso la soluzione, purtroppo giudiziaria, di una vicenda che ha interessato tante famiglie. Si attendono ora le decisioni di altre controversie ancora all’esame del Tribunale”.
Tra i dipendenti che ancora lottano per il ripristino della originaria posizione lavorativa anche gli acquavivesi Giuseppe Lassando e Vincenzo Petrelli, che hanno voluto esprimere il loro apprezzamento sulla decisione del Tribunale e sull’operato del loro difensore. Queste le loro dichiarazioni.
Lassandro Vito Giuseppe 43 anni di Acquaviva: come portavoce di una gran parte dei lavoratori licenziati, sono molto contento dell’esito della sentenza del Tribunale di Bari; eravamo in pochi a crederci ormai, ho sempre spronato i miei colleghi a non mollare, questa sentenza è un segnale di speranza per le molte famiglie che hanno sofferto in questi anni di cassa integrazione ed hanno dovuto subire un licenziamento lo scorso 15 ottobre 2016. Dovevano essere i sindacati Fillea CGIL, Filca Cisl e Feneal Uil, in quanto firmatari di accordi, a difendere i nostri diritti nei tavoli di concertazione, invece non l’hanno fatto, ci siamo difesi con il nostro legale, l’avvocato Francesca Chietera del foro di Matera, che voglio ringraziare insieme al suo studio legale, che ha fatto ancora una volta un lavoro straordinario a livello giuridico, parliamo di un avvocato giuslavorista tra i migliori in Italia, solo pochi mesi fa aveva compiuto un’altra impresa nel tribunale di Parma, contro “la legge sulla buona scuola”. Per ora tre colleghi hanno ricevuto questa sentenza favorevole, ma viste le motivazioni espresse dal giudice, siamo fiduciosi per tutti gli altri operai , incrociamo le dita.
Vincenzo Petrelli 53 anni di Acquaviva: Vorrei esprimere la mia emozione e quella di tutti i miei colleghi licenziati ad ottobre scorso; è stata un esperienza difficile per tutti noi, che abbiamo lottato contro ogni avversità e continueremo a farlo fino a quando la giustizia non darà ragione a tutti gli operai coinvolti, perché sappiamo di averla! Un grazie sincero al nostro avvocato F. Chietera per il lavoro che sta svolgendo.

Il Sindaco Davide Carlucci
“Quando un lavoratore riottiene un diritto è una buona notizia per tutti”, questo è stato il commento del Sindaco Davide Carlucci, espresso sui social non appena appresa la notizia dell’esito favorevole delle decisioni del Tribunale e la reintegra dei tre operai.