
Non tutti purtroppo abbiamo la fortuna di poter contare anche su un piccolissimo spazio di terra davanti casa da destinare alla casa, ma allo stesso tempo abbiamo comunque la voglia di cimentarci nella produzione verde con piante che sono solitamente definite da appartamento. Ma come possiamo fertilizzarle adeguatamente per mantenerle sempre al meglio?
Nutrire le piante da appartamento
Le piante, ovunque esse si trovino, sono comunque sempre da seguire e da attenzionare, cercando di capire come evolve la loro crescita e individuando se ci sono momenti di cedimento optando eventualmente sulla soluzione di qualche aiuto dall’esterno, come ad esempio l’uso dei fertilizzanti naturali e soprattutto corretti.

Del resto, tutte le piante hanno davvero bisogno di essere sostenute sotto questo punto di vista, anzi proprio quelle poste in vaso risultano le più delicate, per avere una netta differenza tra una pianta che sopravvive con l’aiuto di un fertilizzante e un’altra che invece davvero finisce per arrancare.
Ma quello che devi sapere è che non tutti i tipi di fertilizzanti a disposizione e in commercio hanno la stessa funzione per le piante da appartamento. Alcuni di questi sono troppo forti, altri troppo deboli; quindi, occorre capire cosa ci serve sul serio e metterci al passo per andare alla ricerca di quello che può svoltarci la vita.
Tipi di fertilizzanti e loro caratteristiche
La prima cosa che devi sapere è che esistono fertilizzanti liquidi e granulari, in entrambi i casi si tratta comunque di fertilizzanti che funzionano perfettamente, basta solo rispettare quantità e tipologia e il gioco è bello che fatto. Ma cerchiamo di capire cosa può fare al caso nostro, con le dovute differenze.

Il fertilizzante liquido è quello che di solito si usa di più se tu sei costante, quindi per tutte quelle applicazioni che vengono effettuate in modo assolutamente regolare, dosando in modo assolutamente corretto e bilanciato la quantità di fertilizzante che devi dare perfettamente in linea con le sue esigenze alla pianta.
Se invece parliamo di fertilizzante granulare, o in stick, le cose cambiano, perché in questo caso abbiamo a che fare con una produzione decisamente differente, dove si ottiene maggiore praticità, meno manutenzione e una fertilizzazione della pianta comunque efficace e completa ma con pochissimi passaggi e applicazioni. L’ideale per chi non ha tempo.
Scegliere in base al tipo di pianta
Ovviamente la scelta sul tipo di fertilizzante ricade sempre sulla differenza tra pianta e pianta. Ci sarà una pianta più delicata che ha bisogno di un rilascio di fertilizzante più lento e graduale e quindi sarà meglio usare il fertilizzante granulare, o viceversa quello liquido per una pianta da recuperare in fretta.

Diciamo che nella stragrande maggioranza dei casi, le piante ornamentali, come ad esempio othos e dracena, sono piante che vogliono fertilizzanti ricchi di azoto, per stimolare la produzione di foglie; mentre con quelle da fiore abbiamo bisogno di maggiore apporto di magnesio e potassio, per stimolare fioritura, come nel caso delle orchidee.
Invece, se abbiamo dentro caso delle piante grasse e succulente, in questi casi il consiglio ricade quasi sempre sull’uso di un tipo di fertilizzante che sia più specifico possibile, a basso contenuto di azoto e ben bilanciato con l’aiuto del potassio. Insomma, un tutto in perfetto equilibrio tra ogni elemento presente nel fertilizzante.
Consigli dell’agronomo
Cosa ci dice allora il nostro agronomo di fiducia? Che tutto sommato un piccolo gesto al giorno sicuramente va a cambiare il nostro rapporto con le piante e ci permette di avere una casa sempre bella colorata con fiori o meno, ma con piante che certamente rispecchiano il nostro desiderio di verde anche dentro i nostri ambienti domestici.

L’accortezza è quella comunque di leggere sempre molto bene le etichette e di stare attenti alle dosi consigliate perché spesso le piante non hanno bisogno di dosi eccessive, ma richiedono quello slancio in più per stare in uno stato di equilibrio e di perfetto rapporto con l’ambiente dove si trovano.
Inoltre, al di là del fertilizzante, ricorda di dare luce, spesso non diretta, di curarle e osservarle e intervenire nel caso in cui ti dovessi mai accorgere che ci sia qualcosa che non va e fare in modo che tutto si sia sempre al top, perché una pianta sana alla fine è anche merito tuo.