Come proteggere la siepe dal vento: i consigli dell’agronomo per piante robuste

La presenza di siepi di confine è un aspetto fondamentale per poter garantire la privacy di cui si necessita. I giardini e gli spazi verdi esterni, infatti, spesso confinano con zone pedonali pubbliche, strade trafficate o con aree di proprietà altrui. Se la siepe soffre, potrebbe non svolgere più il suo ruolo. Scopri come proteggerla e mantenerla sana e folta.

La siepe: una panoramica

La siepe può essere vista come una vera e propria barriera fisica che, a differenza di muretti, recinzioni, staccionate, è formata da piante vive, disposte ravvicinate tra loro e in linea, a seguire un confine. La siepe rappresenta non solo un abbellimento dal punto di vista estetico, donando ordine e armonia al giardino.

Infatti, la siepe ha anche delle importanti funzioni, come quella di isolare lo spazio esterno dell’abitazione dalle zone confinanti, pubbliche o private, garantendo un discreto grado di privacy ed evitando sguardi indiscreti. Inoltre, la siepe consente di delimitare degli spazi, formando un confine naturale e più ecologici rispetto alla muratura, ad esempio.

Le siepi non sono tutte uguale: non solo le specie vegetali scelte ma anche lo stile di manutenzione può portare ad ottenere risultati differenti. Le siepi formali sono siepi mantenute in maniera tale da conferire ad esse una forma geometrica specifica, grazie soprattutto a potature regolari. Al contrario, esistono siepi informali, lasciate crescere più liberamente.

Come proteggere la siepe dal vento?

Alcune tipologie di siepi, di per sé, fungono da barriera frangivento, ovvero limitano e rallentano l’ingresso dell’aria forte nel giardino, preservando fiori, piante ornamentali, alberi da frutto, attrezzature da esterno e chi più ne ha più ne metta, dai danni che questo può causare, creando un microclima più stabile.

In alcuni casi, tuttavia, le stesse siepi possono risultare suscettibili all’azione e alla forza del vento, venendone danneggiate, soprattutto se non progettate in maniera accurata e sottoposte a regolare manutenzione, per mantenere in forma e in forze. Proprio per questo motivo, sono state progettate delle soluzioni protettive, da un lato, e sono state pensate delle strategie ottimali, dall’altro.

Sicuramente, un primo aspetto da considerare nel momento in cui si decide di creare una siepe in una zona ventosa è quello di scegliere specie vegetali adatte, particolarmente resistenti e robuste, caratterizzate da radici forti e rami flessibili. E’ il caso del Ligustro, ma anche della Pycarantha e dell’Eleagno (che, addirittura, tollera anche la salsedine).

Non è finita qui!

Una volta selezionate le specie più adatte, non non dobbiamo dimenticare di porle a distanza idonea: una siepe troppo fitta o troppo rada, infatti, potrebbe, nel primo caso, creare competizione per la luce solare e, nel secondo caso, non permettere una continuità tale da garantire la privacy che si richiede.

L’ideale sarebbe mettere a dimora le piante ad una distanza tale da permetterne lo sviluppo, senza soffocarsi a vicenda, e compattarsi in maniera tale da creare una continuità persistente per tutta la lunghezza. In genere, le distanze variano in base alle specie considerate, ma si aggirano intorno ai 60 cm.

Un trucco semplice ma interessante per creare una barriera contro il vento senza che la siepe possa esserne danneggiata è rappresentato dalla creazione di più “strati” di piante differenti: lo “strato” interno potrebbe prevedere la messa a dimora di piante che tendono a svilupparsi in altezza, come il cipresso; quello intermedio di piante arbustive; quello esterno di rampicanti, come il gelsomino.

Alcuni ulteriori accorgimenti

Se le barriere verde e la loro progettazione non risultassero sufficienti per evitare che possano essere sottoposte ai danni del vento, potrebbe essere necessario installare protezioni aggiuntive. E’ il caso, per esempio, di siepi ancora giovani e, di conseguenza, suscettibili alla potenza che il vento può avere. In questi casi, quindi, come agire?

L’apposizione di reti frangivento o di barriere in plastica o legno potrebbe rappresentare una buona soluzione temporanea, potendo in futuro essere rimosse, nel momento in cui le piante sono cresciute tanto da poter essere abbastanza resistenti e robuste per sopportare le eventuali raffiche di vento che possono venirsi a creare.

Non dimentichiamoci, poi, della manutenzione! Come accennato all’inizio dell’articolo, una siepe sana e forte è una siepe più resistente. Per questo motivo, non possono non essere effettuati tutti quegli interventi colturali, come potature, concimazioni e irrigazioni, utili per favorire il benessere delle specie vegetali che compongono la siepe considerata.

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