Come proteggere le rose dal caldo estivo: il metodo semplice che previene i danni

Le rose sono probabilmente i fiori più globlmente simbolici ed amati, in quanto legati a numerose tradizioni e “messaggi” che indifferentemente dalla cultura, sono molto evidenti. Si tratta però di elementi vegetali che per forza di cose vanno tutelati e protetti da condizioni eccessive, come il caldo estivo che può arrivare a causare danni. Come fare?

Le condizioni ideali per le rose

Non esiste un solo tipo di rosa, ma al contrario diverse centinaia, e diverse sono le sotto categorie ed i vari incroci creati dagli esperti di botanica, per questo è difficile identificare l’habitat perfetto per ogni forma di rosa esistente. Tuttavia sono piante che privilegiano un clima mite e non estremo.

La condizione ideale media corrisponde ad un esposizione all’aria costante evitando i venti particolarmente violenti ed intensi, la tempertura indifferentemente dalla stagione più adatta può essere compresa ragionevolmente tra i 15 ed i 25 gradi, che costituisce la “forbice” perfetta per il mantenimento di una buona salute generale delle rose.

L’esposizione solare deve essere costante ma non diretta, in particolare per i fiori giovani e quelli dal comportamento rampicante, leggermente più resistenti e “rustiche” sono le rose arbustive, che sviluppano un comportamento invece a rovo.
Con un po’ di esperienza è possibile comprendere come la rosa non risulti essere una pianta così delicata.

Come proteggere le rose dal caldo estremo

Se la pianta è molto giovane, richiede particolare cura ed attenzione nella coltivazione, perchè una rosa esposta al sole diretto viene rapidamente portata a seccarsi, se ad esempio abbiamo acquistato un esemplare di rosa molto giovane, questo va immediatamente trapiantato in un terreno fertile, evitando di tenere le radici esposte oppure in vaso troppo a lungo.

Un terreno molto drenante, in particolare per le rose giovani è essenziale: evitare mix troppo secchi e poco concimati, che portano la pianta a rallentare il proprio metabolismo e rallentare la crescita. Inoltre è bene soprattutto in primavera ed estate cercare di irrigare non troppo di frequente ma in modo abbondante, ovvero meno spesso ma in buona quantità.

Essenziale è la pacciamatura, ovvero la protezione e preservazione del terreno, condizione che viene applicata attraverso la distribuzione di elementi organici, come fogliame ma anche pellet o teli appositi in tutta l’area circostante corrispondenti al terreno, così da preservarne la temperatura ma anche il livello di umidità sufficiente in estate ed in inverno.

Consigli di coltivazione delle rose

Per mantenere una buona capacità anche di protezione nei confronti del caldo, è molto importante sviluppare una buona operazione di potatura, in particolare a partire da maggio e giugno, almeno una volta al mese, spuntando quindi cimando i rami delle rose meno produttivi o totalmente inattivi, così da preservare la produttività e la salute della pianta.

Naturalmente è anche utile eliminare tutto ciò che è “di troppo”, dai rami fino ai fiori secchi che aumenta il “peso” da portare per la pianta, e rallenta il percorso di sviluppo di nuovi elementi, inoltre il calore forte tende ad essere particolarmente impattante proprio in virtù di parti ormai secche e morte.

Come detto, la rosa necessita di un ambiente illuminato ed areato ma non “estremo”, anche per una pianta cresciuta a sufficienza, è di non sovrafollamento, nei confronti di altre rose o altre specie, e rami ben diradati. Se il sole è troppo forte possiamo concepire una protezione artificiale come un telo o una tenda specifica.

Quando piantare le rose

Non esiste una regola specifica ma il periodo migliore per molti è subito dopo l’estate, quindi con temperature presenti ancora abbastanza miti, sufficienti per garantire una buona capacità da parte della pianta di attecchire e svilupparsi in tempo, prima dell’arrivo della stagione invernale, arrivando così alla primavera in una buona forma.

Esistono terricci molto specifici per le rose, essenziale però è rimuovere ogni elemento di “disturbo” a partire dalle erbacce, zappettare ma anche dissotterrare bene il terreno, capovolgendolo prima dell’impianto, ed irrigare sufficientemente bene, prima di piantare la rosa in questione (ricordiamo che per le rampicanti è essenziale munire la pianta di supporti).

Ovviamente è possibile anche la coltivazione in vaso, in questo caso è fondamentale un terreno molto drenante, la presenza di uno strato di alcuni centimetri costituiti da sassolini, ghiaia o torba, è molto utile per preservare una capacità di far defluire l’acqua e quindi l’umidità in eccesso da parte della pianta.

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