
Se le tipologie di fiore rappresentano la principale se non l’unica motivazione nella scelta di molte piante, particolari sono le rampicanti, ovvero tutti quei vegetali che per motivi più o meno simili, hanno portato la propria crescita ad essere in grado di svilupparsi anche in direzioni particolari.
Le più amate sono le rampicanti sempre in fiore, ovvero una cerchia di specie perfetta per giardini e siepi.
La natura della rampicante
La pianta rampicante per definizione non fa parte di una singola specie ma è una categoria molto ampia, ne fanno parte categorie di elementi provenienti sia da nazioni dalla temperatura molto secca, oltre che in maniera opposta da parti tropicali, come la foreste pluviali.
Il comportamento rampicante è dettato il più delle volte dall’evoluzione.

Nel corso dei millenni e milioni di anni numerose piante infatti hanno avuto la capacità di sviluppare le proprie sezioni, come rami, foglie ed anche fiori su superfici anche impervie, oltre che presso altre piante, così da ricercare ed ottenere effettivamente luce solare ed umidità in quantità importanti o quantomeno sufficienti.
Anche molte specie da fiore che naturalmente sono presenti nel nostro habitat rientrano in questa categoria, sia piante da fioritura così come altre dal comportamento arbustivo (adatte ad esempio alla costituzione di siepi e protezioni).
Sono molto ricercate anche per funzioni pratiche, ad esempio legate ad elementi estetici, quindi in giardini e serre.
Le principali specie rampicanti da fiore sempreverdi
Tra le rampicanti più diffuse, ma anche resistenti e quindi più facili da coltivare spicca ovviamente l’edera, che è molto antica, abbastanza da rientrare in diversi elementi anche in Italia, parte del folkrore. L’edera infatti viene impiegata in vari elementi erboristici e rimedi tradizionali ma può essere anche tossica.

E’ una specie rampicante ed ha una crescita veloce, a partire dalla stagione autunnale sviluppa dei piccoli fiori di colore chiaro, che sono abbastanza resistenti da resistere, seppur parzialmente all’inverno, fino alla primavera successiva.
Molto apprezzata risulta essere anche la Bougianvillea, dall’origine americana ma oramai integrata anche in Europa, apprezzata per la facilità di crescita e dalle ridotte cure. Può però diventare anche una pianta infestante, in quanto se ha spazio cresce fino a quasi 10 metri in altezza.
Se presenta un clima favorevole espone la propria fioritura in particolare in estate, ma questa prosegue senza particolari problemi anche nel corso dell’autunno, specialmente nelle sezioni d’Italia favorite da un clima mediamente mite e temperato. E’ opportuno proteggerla primariamente dalle forti correnti, per il resto è ai limiti dell’autosufficienza (necessita di molto sole).
Le altre specie sempreverdi
Naturalmente non sono solo queste due le specie da considerare, ad esempio spicca la dipladenia, che ha una forma arbustiva e che, se in salute più che sufficiente, necessita di poche cure, in grado di resistere anche a diversi gradi zotto zero (evitando però di esporla a condizioni ancora più estreme). Ripaga le attenzioni con dei fiori dal colore acceso, tendente al rosso.

Il glicine rientra a pieno titolo tra le rampicanti adatte ai giardini ed alberi più grandi e “popolati”: i rami, una volta cresciuti, a partire da marzo – aprile generano dei fiori dai colori delicati, tendenzialmente tra il lilla e il rosa, passando per l’azzurro mediamente intenso. Il periodo ideale per la potatura e cura è l’autunno.
Il caprifoglio genera invece dei fiori dalla forma molto particolare, specie adattiva ed in grado di crescere anche in vaso, in quest’ultimo caso però la sua forma di sviluppo sarà ovviamente molto meno “spiccata” ed intensa, quindi non così importante.
In giardino il caprifoglio da il meglio se ha la possibilità di trovarsi di fianco un muro o un cancello.
Differenze e cure tra le rampicanti
Le rampicanti da fiore sono ovviamente non tutte uguali, alcune sviluppano delle protuberanze come i viticci che le portano ad adattarsi all’ambiente circostante, altre invece sono meno autosufficienti e necessitano di supporti, come sezioni di muro, pali, tralicci e quant’altro ma anche cancelli oppure altre specie dove “appoggiarsi”.

Nei primi anni di vita a cadenza regolare dovrebbe essere immesso un concime o un fertilizzante specifico (magari fornendo alla giovane pianta rampicante un buon terreno concimato in modo naturale), in particolare prima delle stagioni produttive, mentre una volta cresciute generalmente è necessario solo un tipo di fertilizzante per rinforzare la pianta alla fine del periodo fertile.
Come detto, non sono tutte uguali: alcune sono ricadenti quindi tendono a “salire” anche verso l’alto per svariati metri, nel tempo, altre invece necessitano di attenzioni, e magari di una potatura abbastanza frequente, così da avere l’energia sufficiente da sviluppare presso i rami più fertili.
La potatura iniziale serve per dare una forma alla pianta.