Pietro Marino inaugura la “Palla Prigioniera” di Enzo Guaricci ad Acquaviva

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E’ stata inaugurata ieri giovedì 5 agosto 2021 l’opera “Palla prigioniera” realizzata dall’artista acquavivese Enzo Guaricci e istallata nell’atrio di Palazzo de Mari.

Alla serata hanno partecipato Davide Carlucci, sindaco di Acquaviva delle Fonti, Pietro Marino, giornalista e critico d’arte, Francesca Pietroforte, consigliere delegato alla Cultura della Città metropolitana di Bari nonché Presidente del Consiglio del Comune di Acquaviva delle Fonti, Caterina Grilli, assessore alla cultura del Comune di Acquaviva delle Fonti.

Inaugurazione dell'opera Palla Prigioniera di Enzo Guaricci ad Acquaviva

Pietro Marino inaugura la “Palla Prigioniera” di Enzo Guaricci ad Acquaviva

L’istallazione dell’opera è stata fortemente voluta dall’amministrazione comunale perché Enzo Guaricci e le sue “creazioni” danno lustro alla nostra città riconoscendo il valore strategico e identitario di un patrimonio culturale senza precedenti. E così dopo aver girato il mondo Palla prigioniera torna a casa, lì dove l’opera è stata pensata, concepita e realizzata permettendo così alla nostra comunità di sognare e stupirsi di fronte alla bellezza del talento del nostro concittadino Guaricci.

“Mi sono innamorata da subito della pallina da golf gigante in finta pietra, con la catena che richiama appunto la palla del carcerato, realizzata con polvere di marmo miscelata a resine, questa singolare tecnica che pietrifica gli oggetti facendoli sembrare quasi dei reperti archeologici – ha commentato Caterina Grilli, assessore alla cultura – Poi, l’installazione della scultura nella corte del nostro bellissimo castello normanno, il Palazzo de Mari, ha completato l’opera. Sembra che sia stata ideata e realizzata per essere posizionata proprio lì”.

Per il rinfresco inaugurale si ringraziano Pasticceria Ancona, Pasticceria Dolceria Sapone  e Porzia Vitali Chef Catering ed Eventi. 

Già nel 2011 Palazzo de Mari ha ospitato una mostra personale del Maestro dal titolo Trasmutazioni permettendo alla nostra città di godere di opere difficili da potere ammirare in quanto di proprietà di musei o di privati.

Enzo Guaricci elabora da tempo, attraverso una personale tecnica, Oggetti-Soggetto di uso comune. Li clona riproducendoli con un impasto di polveri di marmo e resine che li rende come pietrificati, anzi di più “fossilizzati”, erosi dal tempo, veri reperti archeologico-simbolici di un “come eravamo domani”. Ne consegue un forte spiazzamento temporale in cui il Presente si sostituisce al Futuro e contemporaneamente lo si confonde con il Passato.

Gli oggetti del nostro quotidiano saranno forse esposti nei musei del futuro, questi saranno quindi l’archeologia del futuro.

Enzo Guaricci

Enzo Guaricci

Negli anni ’70 è con i giovani della Nuova Pugliese, Enzo Guaricci ha studiato Scenografia presso le Accademie di Belle Arti di Firenze e Roma. I suoi anni di formazione e di prima maturazione li trascorre a Roma, dove è attivo tra i giovani artisti della Nuova Figurazione Romana. Negli anni ’70 prende parte a numerose manifestazioni artistiche di rilievo, tra le quali la Quadriennale di Roma e la Biennale di Saragozza. Allestisce mostre personali alla Modern Art Gallery di Chicago e presso la Galleria Forum di Francoforte nonchè in molte città italiane ed europee. Realizza un monumento commemorativo per conto dell’UNESCO a Gibellina dedicato alle vittime del terremoto in Sicilia. Negli anni ’80 opera come scenografo, realizza scenografie per il teatro Petruzzelli di Bari e per spettacoli televisivi su incarico di emittenti pubbliche e private. Nel 1990 lascia l’insegnamento per dedicarsi completamente alla scultura. Da allora sino ad oggi caratterizza sempre maggiormente il suo linguaggio con opere in bronzo e resina e partecipa con successo attraverso mostre ed installazioni ad importanti esposizioni nelle principali città italiane ed all’estero: Svizzera, Germania, Spagna, Stati Uniti, Francia, Iraq, Corea, Olanda, Turchia, Russia, Inghilterra.

 

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