Non usare acqua stagnante: può contenere batteri pericolosi

L’acqua è sicuramente la sostanza che da sempre siamo soliti abbinare alla vita, in quanto senza senz’acqua nessuna creatura potrebbe sopravvivere, nemmeno le piante. Si tratta indubbiamente del bene primario per eccellenza, ma è importante fare una grande distinzione. L’acqua non è tutta buona in quanto quella stagnante potrebbe contenere una grande quantità di batteri.

L’acqua come concetto di vita

Quando ci soffermiamo a pensare all’acqua sono davvero tantissimi i pensieri che vengono alla mente e questi sono tutti di carattere positivo poiché parliamo del bene primario che da sempre viene associato alla vita. In effetti, se torniamo indietro di secoli e secoli, è proprio dall’acqua che si sono sviluppate le prime forme di vita che poi si sono evolute arrivando fino all’uomo.

È grazie all’acqua che ognuno di noi può sopravvivere arrecando beneficio al suo organismo e assimilando delle sostanze benefiche che fanno davvero bene alla salute, come ad esempio i sali minerali che spesso vengono persi durante la sudorazione. Il nostro corpo è poi composto per la maggior parte d’acqua ed è per questo che dobbiamo berne almeno 2 litri al giorno per godere della perfetta salute.

L’acqua poi permette di sopravvivere anche agli animali e alle piante, i quali compiono gran parte dei loro processi biologici proprio ricorrendo alla presenza di questa sostanza inodore e insapore. Questi sono solo alcuni dei motivi per cui questo liquido speciale viene da sempre associato alla vita, motivo per cui dovremmo impararne a fare tesoro, riducendo gli sprechi.

Le caratteristiche principali dell’acqua

Quando parliamo d’acqua facciamo riferimento ad una soluzione che si avvale di caratteristiche ben precise, elementi che la portano a distinguersi da qualsiasi altra risorsa che possiamo trovare sul nostro pianeta. Partiamo col dire che la sua formula chimica è H2O, in quanto è composta da due atomi idrogeno e uno di ossigeno.

L’acqua è trasparente, non ha odore e assume delle caratteristiche diverse a seconda della temperatura alla quale viene esposta. A 100 °C, infatti, l’acqua bolle e passa dallo stato liquido a quello gassoso tramite un fenomeno detto evaporazione. Quando, invece, la temperatura scende troppo e si abbassa fin sotto lo 0 assistiamo al congelamento dove l’acqua diventa solida, ovvero ghiaccio.

L’acqua, poi, varia a seconda del luogo in cui viene trovata, in quanto se facciamo riferimento all’oceano e al mare questa è di natura tendenzialmente salata mentre per quanto riguarda i fiumi l’acqua viene definita come dolce. Questo non tanto per le caratteristiche dell’acqua, ma per via di tutti gli elementi con i quali entra in contatto in questi luoghi.

Che cosa si intende per acqua stagnante?

La questione è ben diversa per quanto riguarda l’acqua stagnante, ovvero quando l’acqua rimane ferma in un punto per più tempo e soprattutto entra in contatto con sostanze che ne vanno a compromettere la composizione chimica. È il caso del cosiddetto ristagno idrico che solitamente avviene in zone come ad esempio le paludi o gli stagni.

In questo caso l’acqua con la quale abbiamo a che fare non è particolarmente salutare, in quanto il suo aspetto non è più limpido e trasparente come appare quando la beviamo, ma può diventare salmastro e verdastro in quanto sono tantissime le sostanze che vengono raccolte nel suo flusso. In effetti non assistiamo allo scorrimento delle acque, ma alla solita acqua che rimane ferma nello stesso posto per più tempo.

Proprio per questo motivo bisogna fare molta attenzione quando entriamo in contatto con questo tipo di acqua, in quanto potrebbe rappresentare un vero e proprio pericolo per la salute a seguito di tutte le minacce che potrebbero presentarsi sotto questo punto di vista. Si consiglia quindi di non entrare a contatto con la pelle, con gli occhi e tanto meno di bere l’acqua stagnante.

Perché è sconsigliato utilizzare l’acqua stagnante?

Abbiamo già introdotto il concetto relativo alla pericolosità dell’acqua stagnante e ora è giunto il momento di approfondire questo discorso. L’acqua stagnante è pericolosa perché contiene delle sostanze che a loro volta d anno vita alla formazione di batteri nocivi, come ad esempio quelli del colera, della legionella e perfino della salmonella.

Questi batteri possono diventare davvero pericolosi se entrano a contatto con l’organismo, in quanto riescono a riversare i loro effetti proprio sull’apparato respiratorio. Per non parlare poi di come l’acqua in questione potrebbe contaminare delle ferite aperte laddove queste dovessero entrare in contatto con l’acqua stagnante.

Proprio per questa ragione si sconsiglia di interagire con quest’acqua il meno possibile, evitando quindi di utilizzarla per giocare, per bere e per qualsiasi altro scopo. Qualora il contatto con la stessa dovesse essere obbligatorio o accidentale è sempre importante cambiarsi i vestiti e lavarsi nel minor tempo possibile per prevenire ogni sorta di contagio.

Lascia un commento