
Il clima italiano è quello tipicamente mediterraneo, pure se con picchi sempre più simili a quelli di un clima tropicale. In linea generale, dei fiori come i tulipani si trovano piuttosto bene alle nostre latitudini, pur se non tollerano gli eccessi: in particolar modo il caldo torrido, mentre alcune specie resistono al freddo.
Dal tulipano singolo al multiflower
Il tulipano singolo è una delle varietà più diffuse e conosciute in assoluto e può fiorire all’inizio della primavera, definendosi quindi precoce, oppure a stagione inoltrata o persino alla fine, divenendo tardivo. La Fosteriana è una specie molto resistente a determinate malattie e segue lo stesso ciclo vitale del singolo: da esso, si sono ricavati incroci interessanti.

Il tulipano doppio, molto presente nei nostri giardini, non è altro che la più nota peonia. La famiglia e la medesima, ma il fiore è molto grande e persino lo stelo raggiunge i circa 40 cm. Proprio per le sue dimensioni importanti, potrebbe subire più danni se esposto a lungo a pioggia e vento.
Va quindi coltivato in un’area protetta o utilizzata una copertura al fine di preservarlo. Una varietà che vive perfettamente a proprio agio in una fioriera ha invece origine nei Paesi Bassi e si chiama Darwin. I loro bulbi possono essere produttivi per ben 5 anni, mentre i Viridiflora cambiano colore col tempo.
La cura del tulipano
Ma una volta individuata la specie (o le specie) di tulipano da coltivare in giardino o nella fioriera, occorre dare loro qualcosa in più di un clima ideale. A cominciare dal terriccio. Deve trattarsi di un fondo ben drenato nel quale riporre i bulbi, perché i tulipani non amano i ristagni.

A seconda della grandezza del bulbo, la profondità aumenterà tra i 5 e i 15 centimetri. Gli “ingredienti” migliori per la base sono compost e sabbia di fiume, che rendono la terra ricca di nutrienti e molto morbida. L’ideale è procedere con largo anticipo rispetto alla collocazione dei bulbi, ad esempio a fine estate.
I tulipani, infatti, tendenzialmente vanno tutti interrati tra settembre e novembre, anche se fino a dicembre va benissimo per alcune specie. Il sole invernale è ottimo, ma in primavera e in estate è da prediligere una mezz’ombra per evitare che la temperatura sui fiori diventi eccessiva. Concimazione e irrigazione vanno dosati con cura.
Concimare e irrigare i tulipani
La concimazione migliore per i tulipani, in momenti successivi alla disposizione del bulbo, deve in special modo essere ricca di fosforo e di potassio, elementi che aiutano i fiori a svilupparsi meglio. Come quasi tutte le piante, anche il tulipano poi va innaffiato al bisogno, mantenendo la terra umida ma evitando ristagni forieri di marciume.

In estate, o in presenza di forti venti e di clima secco, va tenuto sotto controllo il terriccio, perché dovrebbe sempre essere umido; meno acqua è, di contro, necessaria in inverno o in periodi particolarmente umidi. Attenzione anche a lumache ed acari, che possono attaccare le piante. Per prevenirli o combatterli, ci sono metodi naturali.
Oltre ai classici prodotti che li mantengono lontani, per le lumache ad esempio funziona bene una barriera costituita da fondi di caffè o da sale, elementi che impediscono loro di strisciare fino alle foglie, nutrendosene. Anche la ruggine fogliare si può prevenire con prodotti dedicati, non necessariamente aggressivi, ma da usare con cura.
Quali scegliere quindi?
Abbiamo citato solo alcune specie, ma i tulipani, in quanto a forme e colori, sono tra i fiori più poliedrici che esistano. Utilizzarne più varietà insieme, prediligendo ovviamente quelle più resistenti e similari in quanto a esigenze di terreno e concime, può far fiorire un vero e proprio arcobaleno in primavera.

Se si desidera riprodurre questo suggestivo effetto in vaso, occorre che i bulbi abbiano tra loro una distanza di almeno 10 o anche 15 centimetri, anche se molto dipende, come al solito, dalle dimensioni della varietà prescelta. La messa a dimora è forse il momento più delicato per i giovani bulbi.
La terra va innaffiata subito e sarà importante che, specie se l’autunno è inoltrato, prenda sole in abbondanza. Luce, calore e acqua ogni due settimane circa saranno i passi successivi, mentre durante le gelate notturne bisogna evitare che la temperatura troppo bassa li danneggi. Se sono in balcone, basta portarli in casa per un po’.