Il Vescovo offre la sua casa ai profughi

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di Pasquale Cotrufo

monsignor ricchiuti

Messaggio per Natale di S.E. Mons.Ricchiuti “Stillate, o cieli, dall’alto, e le nubi piovano il Giusto!”(Is 45,8)

L’Arcivescovo di Altamura, Gravina, Acquaviva delle fonti, apre le porte di casa sua.

“Philoxenia” parola greca che significa ospitalità, è questo il nome del nuovo centro di accoglienza notturna, fortemente voluto dall’Arcivescovo Mons. Giovanni Ricchiuti, al primo piano dell’Episcopio, la storica casa dei presuli diocesani. Ci sono voluti diversi mesi per adeguare l’antica struttura, per renderla fruibile alle nuove necessità, per rimettere a nuovo secondo i canoni di legge gli impianti e i servizi, ma ora è tutto pronto. Ben 15 posti letto a servizio di quanti per svariati motivi non hanno un tetto, o un posto sotto cui trovare riposo nelle ore notturne.

Già sono giunte alcune richieste, che contemplano situazioni estreme di povertà e di ricerca di qualcuno che insieme agli aiuti materiali, si metta in ascolto e condivida le ferite di una vita. Sarà questo il ruolo della Caritas Diocesana, in particolare delle Missionarie del Samaritano, che nei giorni prestabiliti, si metteranno in ascolto di quanti bussano alla casa dell’ospitalità, insieme ai volontari dei gruppi caritas parrocchiali, che da anni svolgono con passione e tanta cura questo servizio.

Il centro Philoxenia è il segno tangibile di quella ridistribuzione economica dei fondi dell’8Xmille, che ad ogni cittadino non costa nulla, solo una semplice firma, ma porta con con sè un grande significato, dai costi di adeguamento della struttura al sostegno giornaliero di queste, come delle altre opere di carità presenti sul territorio.
Questo segno nasce in questo anno nel quale stiamo vivendo il Giubileo Straordinario della Misericordia, e per l’occasione lo stesso Papa Francesco, ci ha ricordato la necessità di riscoprire le opere di misericordia spirituale e corporale, “per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà e per entrare sempre di più nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina”.

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