Anche Acquaviva ospiterà malati affetti da Covid-19

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Coronavirus in Puglia, piano di emergenza per gli ospedali: 495 posti letto da cliniche private. Riaperte strutture chiuse

L’assistenza ai pazienti affetti da Covid-19 potrà contare su una dotazione di posti letto – al netto delle terapie intensive – esclusivamente dedicati alla patologia pari a 680 posti, ubicati presso il nuovo Dea di Lecce, l’ospedale di Copertino e l’ente ecclesiastico Miulli di Acquaviva.

Anche Acquaviva ospiterà malati affetti da Covid-19

Anche Acquaviva ospiterà malati affetti da Covid-19

Il piano ospedaliero pugliese per fronteggiare l’emergenza Coronavirus prevede l’attivazione sino a 300 posti letto nelle rianimazioni e terapie intensive e 195 posti letto nei reparti di malattie infettive.

Sono in corso incontri con gli ospedali privati accreditati ed Enti ecclesiastici per trovare una intesa che permetta alla Regione Puglia di potenziare i posti letto delle strutture pubbliche. Per i casi meno gravi, quelli che non necessitano di ricovero in terapia intensiva, verranno attivati sino a 400 posti letto nei reparti di pneumologia e di medicina interna.

Negli ospedali più grandi, intere aree, all’occorrenza, potranno essere utilizzate solo per l’emergenza coronavirus. In caso di necessità, verranno riaperte alcune strutture disattivate, ad esempio quelle di San Pietro Vernotico e Terlizzi per trasferire i pazienti in via di guarigione. “Al momento non si ravvisa nessuna particolare emergenza in rapporto al numero di casi: il sistema della Regione Puglia alla fine di questa settimana avrà 209 posti in terapia intensiva, dedicati esclusivamente all’emergenza Covid”.

Lo ha affermato al termine della riunione sul piano di emergenza pugliese per i posti di terapia intensiva per i casi di Coronavirus Covid-19, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il direttore del dipartimento Salute Vito Montanaro, e il professor Pierluigi Lopalco, responsabile della struttura speciale di progetto Coordinamento Regionale Emergenze Epidemiologiche.

“Con questa disponibilità di postiaggiungonosi potrà far fronte a uno scenario ipotetico, calcolato sulla base dell’esperienza fatta in Lombardia, con circa 2000 infetti, di cui 1000 ricoverati in ospedale, dei quali 200 potrebbero avere bisogno di cure in terapia intensiva-rianimazione. Questo numero potrà essere ulteriormente incrementato attraverso l’utilizzo di altri posti di rianimazione disponibili nella rete pubblica. In questo modo il piano di emergenza non impatterà sulla normale operatività della rete di emergenza-urgenza”.

“Infineconcludonol’assistenza ai pazienti affetti da Covid-19 potrà contare su una dotazione di posti letto – al netto delle terapie intensive – esclusivamente dedicati alla patologia pari a 680 posti, ubicati presso il nuovo Dea di Lecce, l’ospedale di Copertino e l’ente ecclesiastico Miulli di Acquaviva (Ba). Si auspica che le rigorose azioni di contenimento organizzate e il rispetto delle regole possono consentire scenari di diffusione decisamente migliori”.

fonte: www.bari.repubblica.it

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