“Claudio Giorgio: “…E a questo punto, annuncio le mie dimissioni”
“…E a questo punto, annuncio le mie dimissioni”. La dichiarazione di Claudio Giorgio arriva a sorpresa, in un momento di distrazione generale verso un intervento, il suo, che si trascinava da diversi minuti.
Cos’ha provocato il beau geste dell’ingegnere? Nessuno sembra averlo capito bene, in consiglio comunale, a parte un Franco Montenegro indignato che tuona: “Vergogna! State cacciando un uomo onesto!”.
La verità è che nessuno è stato mai invitato a allontanarsi. I toni del consiglio, anzi, erano stati fino a quel momento (e anche dopo) piuttosto soft. Si stava parlando della riqualificazione urbana dell’ex distilleria, recentemente approvata in giunta. Una decisione che porrà fine ad anni di degrado, topi, blatte, intrusioni e rischi di incendio. Secondo Giorgio, invece, andava portata in consiglio perché l’intervento edilizio comporterà delle trasformazioni (spazi sociali, commerciali, eccetera) che potrebbero incidere sull’assetto urbanistico dell’intera città.
Nella sua replica il sindaco ha spiegato che la possibilità di un passaggio in consiglio non è stata affatto evitata. “È stata inviata una pec a tutti i consiglieri, che hanno avuto 15 giorni per chiedere la convocazione di un consiglio comunale sul tema. Nessuno ha risposto, nessuno ha avuto niente da obiettare. Se vogliamo parlarne in consiglio possiamo sempre farlo. Ma che senso ha prevedere delle procedure semplificate se poi, quando possiamo servircene, non lo facciamo e allunghiamo noi stessi i tempi in consiglio?”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento dell’assessore Francesco Bruno, che ha stigmatizzato la contraddizione di Giorgio, che da una parte chiede di accelerare i tempi sull’urbanistica e poi, quando può far qualcosa per ridurli, chiede una discussione in consiglio fuori tempo massimo.
Una discussione piuttosto pacata. Ma non abbastanza da evitare il teatrale annuncio di dimissioni da parte di Claudio Giorgio alle quali, ha ventilato Francesco Montenegro, potrebbero seguire anche le sue.
