Coronavirus, controlli su strada: si rischia anche il sequestro dell’auto

Shares

Se si circola senza giustificato motivo, la vettura diventa uno strumento per commettere un reato e può essere sottoposta a sequestro dalle forze dell’ordine.

Con il DPCM del 9 marzo sono state estese a tutto il territorio nazionale le misure per contrastare il diffondersi del coronavirus.

Tutto ciò comporta delle rigorose ma necessarie limitazioni alla mobilità sino al 3 aprile.

Coronavirus, controlli su strada: possibile anche il sequestro dell'auto

Foto Cecilia Fabiano/ La Presse – 12 marzo 2020 Roma Polfer – Emergenza Coronavirus, controlli dei carabinieri sui documenti per la circolazione nei giorni di blocco degli spostamenti. Nella foto: un posto di blocco sull’Appia. 

Le forze di polizia sono tutte impegnate nei controlli per verificare il rispetto delle prescrizioni adottate dal Governo.

Ogni singolo caso andrà ovviamente valutato dall’autorità giudiziaria, ma i reati ipotizzabili sono quelli previsti dall’art. 650 del codice penale, che punisce l’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, e dell’articolo 483 dello stesso codice, ossia la falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico: in questo secondo e più grave caso la pena può arrivare fino a 2 anni.

Il mancato rispetto delle misure di contenimento del cd. decreto coronavirus, che impongono di circolare solo per necessità e con giustificato motivo, possono tuttavia comportare anche il sequestro dell’auto.

È come cogliere in flagranza un ladro mentre cerca di forzare una serratura con degli attrezzi da fabbro. In questo caso, quelli che sarebbero, in altre circostanze, normalissimi utensili da lavoro diventano strumenti per commettere un reato, e quindi possono essere sequestrati. 

Per questa ragione, se il magistrato che riceve l’informativa dalle forze dell’ordine ritiene che il veicolo è stato effettivamente utilizzato per commettere un reato, ne dispone il sequestro.

Sul punto, è intervenuto il procuratore capo della Repubblica di Parma, Dr. Alfonso D’Avino, che ha diramato una direttiva alla forze dell’ordine nella quale spiega che la misura cautelare del sequestro del mezzo va applicata nei casi obiettivi di spostamento illecito, qual è certamente lo spostamento fuori comune per il quale la persona non fornisce una giustificazione in linea con l’obiettivo della legge.

In questi casi, per evitare aggravi di spesa per l’erario, il mezzo sarà affidato in custodia allo stesso trasgressore, che dovrà ritornare da dove era partito e tenere il mezzo a disposizione dell’autorità giudiziaria.

L’invito, quindi, rimane sempre quello di restare a casa e non uscire se non strettamente necessario o se non ricorrono i motivi di lavoro, salute e prima necessità indicati dal decreto.

Potrebbero interessarti anche...